La Dea, l'Atalanta. Una serata in cui, al netto delle rivalità fra società, il mondo del calcio e degli sportivi, non ha potuto fare a meno di rimanere incollato davanti la tv per tifare sottovoce o a gran voce.
Un primo tempo all'arrembaggio dei ragazzi di Gasperini, il gol di Pasâlić, i tanti errori di Neymar. Il secondo tempo in costante e perenne apnea, le accelerazioni del brasiliano incontenibili, senza ombra di dubbio uno spauracchio costante. La lampadina della fantasia, della forza del genio si è accesa anche in Mbappè.
89° dove si mantiene la posizione, anche in chi guarda la tv, non solo i giocatori in campo. Non ci si muove per non cambiare il gioco astrale dell'inerzia della partita. Minuto 89'30" si abbatte un tornado su Lisbona, sullo stadio, è la rete alle spalle di Sportiello che si muove quando non deve, è la palla spinta in rete da Marquinos. Non c'è tempo di disperarsi, di comprendere che tutto quanto non è riuscito al PSG riesce in una manciata di secondi. Choupo - Moting segna il 2-1. Muriel ha ancora una occasione, ma le Jeux sont fait. Il Paris Saint German è in semifinale. La favola Atalanta si ferma agli ottavi. Il calcio, lo sport è questo.
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