mercoledì 15 luglio 2020

Atleti olimpici britannici di Londra 2012 usati come cavie per una bevanda energetica. E' doping?

Delta G, chi ha reminescenze di fisica o chimica penserà all'energia libera di Gibbs e forse proprio dalla funzione di stato che ha messo in crisi diversi studenti è stata presa l'ispirazione per dare il nome alla sostanza sperimentale che sarebbe stata somministrata agli atleti britannici durante le Olimpiadi di Londra 2012.


Secondo l'inchiesta del Daily Mail si tratterebbe di un progetto segreto che ha utilizzato gli atleti come cavie per testare una sostanza, la Delta G appunto, per migliorare le loro prestazioni in gara.

Il quotidiano britannico sarebbe venuto in possesso delle liberatorie  che gli atleti erano stati costretti a sottoscrivere.
91 gli atleti nazionali di otto sport olimpici coinvolti in questo test che prevedeva l'assunzione di una bevanda energetica sviluppata dall'Università di Oxford.
La sostanza è una versione sintetica dei chetoni, già utilizzata dal Dipartimento della Difesa Americano per le forze speciali statunitensi in modo che potessero operare per un tempo più lungo senza sentire lo stimolo della fame.

I chetoni utilizzati come integratori trovano ampia applicazione nelle diete dimagranti per raggiungere più velocemente lo stato di chetosi senza dover ridurre la quota di assunzione di carboidrati. Quando si instaura, la chetosi permette al cuore e al sistema nervoso centrale  di ottenere energia spostando il metabolismo dall'utilizzo del glucosio a quello dei lipidi.

La Federazione olimpica britannica è intervenuta precisando che nessun progetto è stato finanziato per migliorare le prestazioni dei propri atleti a scapito della loro salute.
La UK Sport, agenzia governativa per il finanziamento dello sport olimpico e paralimpico, aveva però diffuso tra i partecipanti al test un foglio informativo in cui veniva enunciato : "UK Sport non garantisce, ma promette e assicura che l'uso della bevanda chetonica è assolutamente conforme al codice antidoping mondiale e quindi esclude se stessa da ogni responsabilità. La WADA potrebbe raccogliere campioni di sangue o testare retrospettivamente vecchi campioni. Ciò può verificarsi se questa storia diventasse di dominio pubblico. Tuttavia la chetosi è uno stato fisiologico temporaneo e sarebbe difficile da dimostrare o testare con qualsiasi campione post-evento."

Una sgravio di responsabilità che lascia qualche dubbio sulla liceità dell'operazione.

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