giovedì 11 giugno 2020

Il Presidente del CIO condanna il razzismo, ma niente manifestazioni nei Giochi Olimpici

La vicenda di George Floyd ha scosso il mondo innescando movimenti di protesta antirazziste in diverse nazioni.

Un tema quello del razzismo che è stato toccato anche da Thomas Bach, Presidente del CIO, durante una conferenza stampa in cui è stata illustrata una road map di avvicinamento ai Giochi Olimpici.
Bach ha dichiarato "Condanniamo il razzismo e ci battiamo per la difesa della libertà e dei diritti umani.
Il focus dei giochi è la celebrazione dell'unità dell'umanità nel rispetto e nel mantenimento della pace, senza alcuna discriminazione e condividendo ogni cosa,anche le emozioni. Partecipare significa assicurare il rispetto degli atleti per rispondere positivamente alla domanda su come vivere pacificamente insieme"

Non saranno, però, permesse manifestazioni o propagande politiche, lo vieta la regola 50 della carta olimpica "Nessuno tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale è consentita nei siti olimpici o in altre aree"
Il Presidente Bach ha precisato che insieme alla commissione atleti valuteranno come esprimere il sostegno a certi principi, oltre alla lotta al razzismo, anche in difesa della parità di genere.

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