domenica 3 maggio 2020

Un runner (?!) aggredisce i poliziotti che lo hanno fermato. Un comportamento increscioso che getta fango sulla categoria

Dal 4 maggio cadrà il limite dei 200 metri di distanza della casa per poter effettuare attività fisica in quasi tutti le regioni.

Con le regole del nuovo decreto ci si augura che possano cadere anche i pregiudizi sui runner che in questi mesi sono stati nell'occhio del mirino.

Pregiudizi, però, che trovano alimento nei comportamenti scorretti di alcuni di quelli che runner abituali o occasionali si sono messi in strada non rispettando le regole, come è accaduto a Villalba di Guidonia.

L'immagine di copertina non è riferita al momento del controllo, è solo dimostrativa

Un runner, fermato per un controllo, ha dato letteralmente in escandescenza quando gli agenti lo hanno invitato a seguirli in ufficio per poterlo identificare essendo il podista privo di documenti.
L'uomo 54enne non solo non ha voluto fornire indicazioni sulla propria identità, ma ha inveito e aggredito gli agenti quando gli hanno fatto notare che l'attività fisica è consentita solo nei pressi della propria abitazione.

Il runner ha dapprima apostrofato i poliziotti con la classica frase "Voi non sapete chi sono io. Vi rovino" poi è passato ai fatti aggredendo gli operatori delle forze dell'ordine procurandogli lesioni per una prognosi di 6 giorni. La segnalazione all'Autorità Giudiziaria la normale conseguenza per i reati commessi oltre che la sanzione amministrativa per il non rispetto delle regole sul lockdown.

Un fatto increscioso che getta una luce negativa sul nostro mondo e  che rischia di rendere vani i tanti comportamenti rispettosi delle norme che purtroppo non fanno notizia.




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