domenica 10 maggio 2020

Jacky Hunt-Broersma, una mamma davvero speciale! 160 km sul tapis roulant in meno di 24 ore

La festa della mamma è quasi alle spalle; ma non può finire senza una dedica ad una donna sportiva ed anche madre.


Lei è l'americana Jacky Hunt-Broersma che dal suo profilo IG, nelle indicazioni fast, scrive: Amputee Ultra runner/ Cancer Survivor. Nel 2001 la scoperta di un nodulo alla gamba sinistra che si è rivelato essere un sarcoma di Ewing; la decisione non semplice dell'amputazione, la riabilitazione, il sollievo nello scoprire che il tumore era circoscritto alla giunzione piede-gamba per il ritorno ad una "nuova" quotidianità.

Nel 2016 l'approccio con la corsa con l'utilizzo di una protesi anche per svolgere un'attività insieme al marito runner. Da quel momento non si è più fermata con la conclusione in 3 anni di 10 ultramaratone.

Tra il 25 e il 26 aprile la prova da Guinnes dei Primati. In tanti storcono il naso quando si tratta di prove estenuanti al limite della comprensione e delle capacità fisiche e mentali; altri pontificano su cosa sia un'impresa dandone ognuno una interpretazione personale, non mancano nemmeno le obiezioni sul valore sportivo di un qualcosa fuori dal comune; ma il fatto è che Jacky ha corso sul tapis roulant 100 miglia e già sarebbe qualcosa di straordinario, ma l'ha fatto anche sotto le 24 ore: 23 h 38' divenendo così la prima donna amputata a concludere 160 km no stop con il suo Suunto GPS a segnare km dopo km

Ah, ovviamente è anche mamma di due ragazzini. Una mamma senza ombra di dubbio speciale!

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Certamente lei, al netto di ogni ragionamento di parte e ideologico, è la mamma più felice al mondo:








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