domenica 12 aprile 2020

Si può fare un triathlon in casa? Jan Frodeno può e raccoglie 200mila euro per beneficenza

In questo periodo di limitazioni, più di un atleta ha dimostrato che si può fare sport anche stando in casa, spesso imprese associate a una raccolta fondi benefica.

Quello che ha fatto Jan Frodeno ha, però, dell'incredibile, addirittura un ironman casalingo.

Innanzitutto va detto che Frodeno non è un atleta qualunque, olimpionico di triathlon a Pechino, tre vittoria all'ironman delle Hawaii, si può definire l'atleta più forte di questi ultimi anni nella specialità.

Essere un atleta di un certo livello offre anche delle possibilità che altri non hanno, come possedere una piscina attrezzata con corrente contraria dove ha percorso 3,86 Km in 45' con una temperatura dell'acqua di 13 gradi.

Fuori dall'acqua via sui rulli per percorrere 180 Km e non da solo. Collegati con lui tramite una piattaforma web un vasto gruppo di appassionati, tra cui diversi campioni come Fabian Cancellara, Boris Becker, Mario Gotze, lo sciatore Felix Neureuther.

Terza frazione sul tapis roulant per correre la maratona, gara virtuale conclusa col tempo di 8h33'37", un tempo non eccezionale per Frodeno che vanta un record di 7h35'39", ma in questo caso il tempo era solo un dettaglio. Il macchecemporta del tempo di Rosi è sempre attuale.

Lo scopo principale era mettersi alla prova e raccogliere fondi per la lotta contro il coronavirus.
Obiettivo raggiunto con l'importante somma di 200.000 euro!



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