giovedì 16 aprile 2020

La proposta dell'Atletica del Trentino: Corsa solo per i tesserati Fidal con certificato medico in regola e in fasce orarie precise.

Pensare, proporre ed essere positivi come atteggiamento, meglio specificare vista la dialettica dominante, è fondamentale sempre, essenziale in questo momento di emergenza.


Le proposte del mondo dell'Atletica Leggera sono diverse, in realtà le proposte arrivano più dai singoli che da enti; qualche amministratore locale ha provato a impostare il discorso delle uscite dalla propria abitazione in modo più "morbido", ma restano sempre valide le indicazioni governative e a cascata quelle regionali.

- di copertina una immagine di repertorio delle podistiche 2019 -

Un dato è certo. L'insofferenza per la reclusione delle persone inizia a palesarsi; così come quello della categoria dei runner che vorrebbero in primo luogo non essere additati ad ogni piè sospinto, ma anche trovare uno spazio temporale e fisico dove potersi allenare, fare esercizio, tenersi in forma, insomma tenersi in movimento e in qualche modo trovare giovamento psicologico dall'attività motoria.

E' di ieri invece una proposta strutturata da parte dell'Atletica Leggera del Trentino; le società hanno trovato un accordo su un progetto comune per poter ricominciare la pratica sportiva

"... chiediamo che possano allenarsi gli atleti dai cadetti in su, quelli tesserati Fidal, riconoscibili con tessera. L’attività sportiva è consentita solo dalle ore 5 alle ore 9 e dalle ore 18 alle ore 20 ai soli soggetti tesserati a livello federale e in regola con il certificato medico agonistico purché individualmente e mantenendo la distanza di almeno 2 metri.

Oltre a tessera, aggiungiamo divisa sociale, canotta o tuta o comunque con denominazione società o rappresentativa o addirittura della nazionale azzurra per i professionisti, così risulterebbero più riconoscibili e soprattutto credibili e non generiamo difficoltà alle forze dell’ordine. Una canotta anche sopra la maglia generica non dovrebbe essere problema".

La formulazione è interessante e sarebbe comunque un passo avanti allo stallo attuale, ma questo  preclude l'aspetto del benessere, quello della uniformità dell'interesse alla salute con la pratica dell'attività sportiva. E chi ha solo una tessera con un ente di promozione sportiva con regolare certificato medico non è al pari "giustificato"? Ieri abbiamo potuto godere dell'atteggiamento del governo inglese, almeno per questo aspetto, perchè non è possibile anche da noi avere queste visuale




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