lunedì 13 aprile 2020

In Veneto via al limite dei 200 mt, ma si deve rimanere in prossimità della propria abitazione e con la mascherina

Ancora l'attività motoria, ancora il popolo del podismo in subbuglio, almeno da quanto visto nei commenti di chi ha proposto le indicazioni della nuova ordinanza della Regione Veneto.

Il Presidente Zaia in una conferenza stampa a fine mattinata ha anticipato, come si usa in questo periodo, una serie di punti che variano per quello che ha chiamato un "Lockdown soft". Una serie di disposizioni per la quotidianità dei veneti a cui si devono attenere, dai mercati pubblici cittadini, all'uso delle mascherine e dei dispositivi di protezione, ai distributori automatici, agli spostamenti per i parti e per il conferimento della spazzatura e tanti altri aspetti.

L'apertura riguarda l'attività motoria. Il DPCM che regola questa sfera parla di prossimità della propria abitazione, qualche regione come il Piemonte ha stabilito entro 200 mt da casa altre invece il divieto assoluto come in Campania. Il Veneto, fino alle 24 di oggi, l'ordinanza ha validità dal 14 aprile al 3 maggio, ha come limite per l'attività motoria i 200 mt.

La novità proposta da Zaia è quella di togliere il limite dei 200 mt, resta però immutata l'attività motoria individuale e come previsto a livello nazionale e in quindi in prossimità della propria abitazione. La ratio è un atto di fiducia verso verso i veneti. No 200 mt, no 220 mt, ma certamente no 4/5 km dalla propria abitazione. Lo spazio necessario per sgranchire le gambe.

Ad una precisa domanda di uno dei giornalisti presenti sul raggio minimo e massimo Zaia risponde:" Il raggio è quello del buon senso, non quello di preparare la maratona".

Di fatto non cambia nulla, per i runner l'attività motoria all'aperto è allenarsi, per chi amministra i comuni è una passeggiate, al massimo una corsa ma non come la intendiamo noi. Questo è palese dalle tante segnalazioni di chi viene fermato perchè sta correndo. L'ordinanza della Regione Veneto non è una apertura, non è il segnale di un fine emergenza, è semplicemente un fidarsi dei propri cittadini e dar fiducia che non se ne approfitti. Togliere i 200 mt come limite non è ricominciare a correre liberamente.

Ad avvalorare questa tesi è il fatto che è comunque SEMPRE prevista l'uscita di casa con la mascherina o dispositivi di protezione e con i guanti. Si riesce a correre come lo intendiamo noi con la mascherina sul volto?

Ricordate quando è uscito il DPCM con la dicitura "in prossimità della propria abitazione"? Tutti a chiedersi cosa volesse dire, ci si chiedeva quale fosse il parametro, come ci si dovesse regolare; ecco Zaia lo dice: usate il buon senso ma restate in prossimità della propria abitazione.






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1 commento:

  1. però il DPCM art.1 lettera g) dice "sospesi gli allenamenti...(ma quelli "all'interno"!!)

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