domenica 1 marzo 2020

La Tokyo Marathon conferma lo straordinario momento della maratona. Legesa vince in 2h04'15"

La Maratona di Tokyo è stata una delle prime "grandi" internazionali a prendere misure idonee per il Coronavirus.


L'evento ha visto lo stop per 38000 amatori con la sola partecipazione dei top runner. La classifica dice 100 uomini e 44 donne. Una maratona "esclusiva" dove in campo maschile si è chiuso sotto le 2h30', ultimo crono 2h24'34", fra le donne invece il 44° crono è stato appena sotto le 3h. 2h58'29" per per la precisione.

Livello straordinario e crono che dimostrano che la maratona è in continua evoluzione e dovremo abituarci a ordine di arrivi come quello di oggi. In 3 sotto le 2h05'; in 9 sotto le 2h07', in 17 sotto le 2h08' e in 28 sotto le 2h10'. Non solo dunque singole prestazioni di valore, ma un movimento che si autoalimenta di atleti capaci di correre a ritmi vertiginosi.

Vittoria dell'etiope: Birhanu Legese in 2h04'15", 2° il belga Bashir Abdi in 2h04'49" che segna anche il record nazionale del suo paese. 3° un altro etiope Sisay Lemma in 2h04'51". Menzione anche per il 4° classificato, il giapponese Ōsako Suguru che anche lui abbassa il primato nazionale e lo porta a 2h05'22".

A suon di primati dunque e non è da meno l'israeliana Chemtei Salpeter che vince fra le donne in 2h17'45" ed anche per lei record nazionale. Sul podio due atlete dell'Etiopia: Birhane Dibaba in 2h18'35" e Sutume Asefa Kebede in 2h20'30". Ben 9 le atlete sotto le 2h30'!


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