Oggi, in forma privata a causa del Coronavirus, oggi (giovedì 27) alle 15:30 ci sarà l'ultimo saluto presso il cimitero di Pratavecchia a Dronero.
L'occasione è per ricordarlo è per "presentarlo" per chi nel mondo del podismo non l'ha conosciuto per lontananza territoriale o perchè si è avvicinato da poco al microcosmo dei runner. 2h46'52" nella maratona di Firenze, il suo acuto più importante. Una passione per il podismo che lo portava ad essere presente ad ogni occasione sui campi gara, motivo per cui il cordoglio e la commozione di queste ore è forte. In tanti lo ricordano e le parole sul sito della Fidal Cuneo del presidente della Dragonero Graziano Giordanengo risuonano come un mantra nei commenti letti in questi due giorni:" Colpivano il suo entusiasmo, la sua bontà d’animo, il suo ottimismo, anche nella malattia. Saremo vicini alla famiglia. Non dimenticheremo mai il suo sorriso e la sua forza".
La SLA l'ha allontanato dalle corse e dal lavoro, era tecnico di laboratorio agli ospedali Santa Croce e Carle di Cuneo e martedì la fine della lotta alla malattia. Lascia la moglie Alda e i figli Francesca e Andrea.
Il "Ciao Gian" è rimbalzato sui canali di comunicazione di un po' tutte le formazioni cuneesi sintomo di quanto fosse ben voluto tra i podisti.
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