Il 13 gennaio la celebrazione per i 50 anni che avrebbe compiuto senza quel tragico 14 febbraio 2004, oggi per un fatto di cronaca che definire è difficile, il commento di pancia sarebbe dai toni sopra le righe e allora meglio non catalogarlo limitandosi al racconto.
L'antefatto. Siamo nel territorio di Cesena e sulla salita di Montevecchio, nei pressi di Borello, luogo di scorribande ciclistiche sia in allenamento che di competizioni, è stato realizzato un monumento alla memoria di Pantani. Un luogo non certo "sacro" nel significato semantico del termine, certamente lo è per gli appassionati o quantomeno un momento di ricordo per un atleta che ha lasciato il segno, non solo nell'ambiente ciclistico.
Orbene, qualche ... mettete voi il termine più appropriato e non lesinate nell'epiteto, ieri 16 gennaio, ha sfregiato il monumento con lo spray scrivendo una parola ingiuriosa e portando via l'immagine di Pantani con la maglia rosa.
Atto di vandalismo? Ritorna l'incipit che poco importa la categoria del gesto o la caratura morale di chi l'ha compiuta, resta la vergogna per un atto senza senso.
Foto credit: Gazzetta dello Sport
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