Già qualche mese fa era "passato" su Bio Correndo per il ritiro del suo numero 11 da parte dell'Olimpia Milano, un gesto di riconoscenza per ciò che aveva fatto per la società per dirgli "Nessuno come te, nessuno sarà all'altezza di indossare il tuo numero".
Ieri sia La Stampa che La Repubblica gli hanno dedicato 4 colonne con un approccio diverso. Il giornale milanese con una intervista a tutto campo sul passato, sui ricordi e sull'attualità con il focus sulla difficoltà dei giovani giocatori italiani di crescere e diventare leader; nel versante torinese invece la parola ai compagni di squadra, agli allenatori, al figlio, ma il ricordo che può rientrare nella categoria "empatica con un tono diverso", quello di Giorgio Gorlato, un arbitro che alla prima in A1 si trova proprio Meneghin. Così racconta l'approccio:
"Fischio un fallo veniale a metà campo a Meneghin. Temo strepiti, proteste da quella montagna di 2,04". Lui "Ehi referee, non si fischiano in A1 queste cazzate". Mi da del tu, resto paralizzato. E gli rispondo:" Come tu puoi sbagliare un canestro, io posso sbagliare un fischio". Lui risponde:" Hai ragione, scusa".
Un breve scambio che dimostra la sportività in campo.
La carriera? Ovviamente straordinaria!
A 20 anni la prima coppa campioni, a 30 l'epopea milanese, a 40 ancora a lottare sul parquet, a 50 team manager, a 60 presidente federale
7 Coppe dei Campioni (13 finali)
2 Coppe delle Coppe
1 Coppa Korac
4 Coppe Intercontinentali
12 scudetti
6 Coppe Italia
1 oro e 2 bronzi agli Europei
1 argento Olimpico
Una vita nello sport, una vita per la palla a spicchi
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