martedì 24 dicembre 2019

Sebastiano Esposito, la sua mamma e l'assioma inderogabile

Le emozioni non hanno confini e questo è un assioma inderogabile come lo è il gesto meccanico dello scorrere il dito dal basso verso l'altro sul quel mostro che si chiama smartphone.

Lo si fa in modo ormai istintivo spesso svogliato perchè aldilà di qualche pillola la noia pervade in quel luogo metafisico, i social, dove i contenuti spesso latitano. Ecco le pillole. La foto di copertina quella dell'abbraccio tra Sebastiano Esposito (un cognome che già di suo meriterebbe un racconto d'approfondimento sull'origine) e la sua mamma permette quello "stop" nel cercare con il pollice che rimane sospeso in aria, lo stesso che con l'indice dopo un attimo di incertezza si guardano si avvicinano e vanno insieme ad aprire l'immagine e a scoprire due volte tesi quasi pronti a perdersi in un pianto, ma l'espressione che esprimono non è sofferenza, ma gioia, quella di un sogno appena iniziato.

E allora il buongiorno di oggi è con un bella storia  di speranza per un ragazzo che si affaccia nel mondo dello sport da protagonista con la voglia di emergere. La storia di domenica? Inter - Genoa al minuto 64 viene assegnato un calcio di rigore ai padroni di casa. Il ragazzone, è davvero un gigante, Romelu Lukaku va sul dischetto, ma anzichè assolvere al suo compito di rigorista lancia la palla al 17enne Sebastiano Esposito. Un gesto reale ma anche simbolico:" Tocca a te ragazzo" e il ragazzo non si tira indietro e segna in serie A all'età di 17 anni e 172 giorni il secondo più giovane a riuscirci della storia dell'Inter.

A bordo campo la mamma e a fine partita Sebastiano corre da lei per perdersi in un abbraccio che ricorderà a lungo insieme all'emozione del primo gol nella massima serie.

Le storie, quelle belle, per il buongiorno.

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