mercoledì 25 dicembre 2019

La letterina a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

in questi giorni ho pensato a cosa chiedere per questo 25 dicembre che poi tutti che ti chiedono senza dare nulla indietro, certo nelle case dove ci sono i bambini qualcuno ti avrà lasciato qualche biscotto, un bicchiere di latte, qualcuno il vino che di questi tempi è meglio evitare ed essere sempre lucidi alla guida.

Cosa vuoi che siano dei piccoli generi alimentari al confronto del lavoro mondiale in una notte? Lo so la copertura non è totale, c'è chi i regali li riceve a Santa Lucia chi all'Epifania, il concetto di delocalizzare e di distribuire i compiti fa parte del ruolo di art director che è insita nella tua figura, è stata comunque una notte davvero impegnativa. Lo è anche per noi nel rispondere a decine di messaggi di auguri di buon Natale a persone che nel leggere il nome dobbiamo soffermarci qualche minuto per ricordare chi siano e come siano finite nella nostra rubrica.

Che a ben vedere coloro a cui vorremmo augurare Buon Natale laico o religioso sono 5 o 6, esageriamo una decina. Sì forse ho esagerato, 5 o 6 sono più che sufficienti perchè le persone a noi vicine sono davvero poche, di quelle che ci vogliono bene a prescindere che si sia bianchi, neri, etero od omosessuali, sardine o populisti, di destra o di sinistra, di quelli che se fai uno sgarbo mettono da parte l'astio e l'orgoglio sapendo che la vita non è regolare e gli inciampi capitano, ma la vicinanza di spirito resta immutata.

Se mi giro e nello scrivere mi sono istintivamente girato come trovare realmente ciò che ho lasciato alle spalle vedo tanti momenti complicati per me e per alcune persone a me care. La scomparsa di Stefano il fratello di Elisa Balsamo, quella di Nonno Fantauzzi, di Cesare il papà Maurizio Fiora; il dramma di Quargnento e la morte dei 3 Vigili del Fuoco è difficile da digerire anche se non c'era una conoscenza diretta, ma per motivi personali è stata una vicenda che mi ha colpito molto, a proposito per fare qualcosa di utile le coordinate per aiutare le famiglie sono queste:

Associazione Vigili del Fuoco di Alessandria
UBI Banca regionale europea – Filiale di Alessandria
IBAN: IT49B0311110400000000005382
Causale: a supporto delle famiglie dei deceduti.

L'8 settembre di Canelli resta un giorno indimenticabile, non per come l'avevo pensato, non per come l'avrei voluto ricordare; l'amarezza personale di alcune parole pesanti ricevute anche per i contenuti proposti su questo portale come se non si possa avere altri interessi se non quelli podistici sportivi. La riflessione sull'opportunità di scrivere di altro si scontra con la violenza verbale di chi vorrebbe leggere (ma leggono davvero?!) solo quello che le loro orecchie vorrebbero sentire; ma alla fine so che in certi momenti la voglia di comunicare è più pressante delle eventuali polemiche che ne possono sorgere.

E' stato un anno peso dove l'entusiasmo è stato pericolosamente messo in discussione, ma come Accorsi in Radiofreccia declamava, in qualcosa si deve pur credere. Credo in una corsa spensierata, nella lettura di un libro o di un brano illuminante, credo in una canzone/poesia che smuove le coscienze, credo nella poesia dell'arte, credo nel tartufo del cagnone festante che ti sveglia al mattino e alla sua espressione ludica nel vederti dopo qualche ora distante e credo nell'abbraccio fisico e metafisico di poche persone care. Tutto il resto è contorno.

Caro Babbo Natale a 43 anni è difficile credere che tu esista anche se la magia la vorremmo tutti mettere in qualche momento, ma se anche in questa mattina di Natale sono qui a scriverti è perchè sottotraccia un minimo ci credo e allora tienimi lontano dalle persone mediocri, quelle miserrime spero di riconoscerle nella navigazione a vista e regalami da oggi tanti piccoli momenti degli attimi in cui credo.

Buon Natale anche a te Babbo Natale, tutti pensano a chiedere, Bio Correndo compreso, ma a te gli auguri chi li fa? Dai retta a me, ora che il lavoro si è concluso spegni lo smartphone, chiudi tutti i social, spengi il PC e stacca il campanello della casa in Lapponia, slaccia giusto gli stivali e sprofonda sul divano con tutto a portata di mano. Un libro, una bottiglia di vino, la Signora Natale vicino e magari un cagnone che appoggia il suo muso sulla pancia per far sentire la sua presenza.

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