mercoledì 4 dicembre 2019

Andrea Soffientini, una scelta da Uomo

E' un periodo politicamente interessante. Le piazze tornano ad animarsi, un nuovo entusiasmo verso la Politica sembra prendere forma e colore.
Piazza Maggiore e un gruppo di ragazzi ha smosso qualcosa nelle coscienze di alcuni, ad altri invece quel gruppo di giovani che si sono inventati il mood sardine li considera dei perditempo; non dirò che venerdì sarò in piazza Marconi ad Alessandria, non lo dirò per non schierarmi apertamente. I social lo sappiamo sono il polso della situazione, spesso l'aridità della nostra società, il luogo dei dualismi, l'uno contro l'altro. L'idea di uno, la sordità dell'altro. La parola che si perde nel momento che viene scritta perchè l'eco termina in chi vuol sentire e non ha la propagazione del confronto.

Ora, cosa c'entra questo pensiero smart su Bio Correndo? C'entra eccome. C'entra perchè la fatica di digerire la violenza verbale di alcuni social runner è direttamente proporzionale all'intenzione di bloccare chi usa la parola come scure violenta senza filtri e chi così si comporta viene da me escluso, io non sono quello. Io NON voglio essere quello e non voglio leggere la violenza nei miei giri alla ricerca di notizie sui social.

Fortunatamente FB, Instagram, Whatsapp, Twitter e tutto quello che è social comunicazione non è solo violenza o scontro fra posizioni differenti.

Questo pomeriggio ecco che Andrea Soffientini posta un breve racconto, dopo tre righe ho il timore che dall'ammirare l'atleta vincente possa scaturire qualcosa di cui vorrei non leggere, di cui non vorrei sapere. Mi sono fermato quella frazione di secondo per decidere se continuare a leggere o desistere lasciandomi il dubbio.

La saggia decisione è stata quella di arrivare in fondo perchè da oggi ho ammirazione anche per Andrea Soffientini come uomo, come chi sapendo e chi più di me lo deve dire con forza, il furto è un reato, NON SI RUBA nemmeno in caso di necessità, la via d'uscita ci deve essere, ha scelto di essere umano, di avere la lucidità di comprendere un momento difficile di una persona indipendente dal colore della pelle.

Non è semplice essere veloce in pista e su strada, a volte non è semplice essere un atleta, indispensabile e mai scontato essere Uomini.

Ecco quanto ha scritto Andrea oggi pomeriggio (mannaggia a lui che corre 15 km a 3'25"!!! Sich)

Oggi stavo testando un nuovo percorso da 1 km sotto casa. 15 km a ritmo maratona, dopo il riscaldamento lascio pantaloni e felpa vicino alla partenza.  Succede però che al 6° km noto un ragazzo di colore che aveva sotto braccio proprio la mia felpa e i miei pantaloncini e se ne stava andando. Lo fermo, gli dico sono che sono i miei  e me li riprendo. Non oppone resistenza e si allontana. Li risistemo alla partenza e riparto a correre un po' incazzato per il tentato furto. Non nascondo i pensieri negativi e l'arrabbiatura, ma all'improvviso decido di prendere pantaloni e felpa di correre nella direzione dell'uomo per rintracciarlo. Lo trovo e glieli ho consegnati, glielo ho regalati perchè se si era trovato nella condizione di prenderli ne aveva bisogno. Ho corso gli altri km con una felicità dentro inspiegabile. Ogni volta che devo prendere una decisione dovrei pensarci su un km oppure se non fosse possibile almeno 3 minuti e 25 secondi così da fare la scelta giusta sempre!


Nessun commento:

Posta un commento