giovedì 21 novembre 2019

Il premio Liedholm a Claudio Marchisio e a Sara Simeoni. Il ricordo e le parole di Maddalena Grassano

Il Monferrato tra i suoi estimatori, giusto ieri si raccontava di Dino Meneghin, annovera niente meno che Nils Liedholm.
Lo svedese che in Italia si è fatto amare prima come calciatore poi come allenatore, indipendentemente dalla fede calcistica Liedholm è stato apprezzato trasversalmente per le qualità umane.


In un mondo, il calcio, fatto di tanti "ismi", lui ha sempre professato con l'esempio la semplicità, parola e comportamento che dovremmo tutti riacquisire.  Il Barone, come è stato soprannominato, ha trascorso gran parte della sua vita nella Munfrà Valley, a Cuccaro (ora Cuccaro - Lu) e la famiglia che a Villa Boemia è produttrice del nettare degli dei, ha istituito nel 2011 un premio alla memoria del loro celebre capostipite. Un riconoscimento che, come raccontato dal figlio Carlo, in origine era indirizzato ad uno sportivo, ma che di fatto è stato in questi anni assegnato ad un calciatore "che si sia particolarmente distinto non solo per i risultati raggiunti, ma per quei valori di lealtà, correttezza, signorilità, trasparenza ed eleganza che tanto hanno contraddistinto la vita e la carriera sportiva del grande Nils". In corsivo dunque la motivazione del premio.

Al 9° anno la scelta di affiancare ad un calciatore anche uno sportivo di un altro sport. Claudio Marchisio è stato il premiato nel mondo del football che come giusto che sia si è dichiarato orgoglioso del riconoscimento soprattutto perchè slegato dal risultato sportivo stretto ma afferente alla comportamento e forse anche allo stile di vita.

Lo sportivo, anzi la sportiva che quest'anno affianca il calciatore, è stata Sara Simeoni! Un'atleta formidabile che nella mente di tutti è soprattutto per due risultati. L'oro olimpico di Mosca 80 e per il record del mondo nel 1978 con la misura di 2.01. Ridondante su Bio Correndo ricordare che la specialità della Simeoni era il salto in alto.

Non solo però! Nel suo palmares vanta un oro agli europei, due ori alle Universiadi, altri due ai Giochi del Mediterraneo e 4 titoli europei indoor. Il suo 2.01 è stato anche per 36 anni record italiano.

Per i non alessandrini la domanda è. Chi è nella foto con Sara Simeoni? Maddalena Grassano! Una delle più importanti atlete alessandrine della storia. Un risultato per tutti, presente a Monaco 1972 con la staffetta 4x100.

Maddalena (mi permetto il nome di battesimo per la conoscenza personale) racconta che non poteva mancare alla celebrazione. "Abbiamo vestito negli anni 70 la stessa maglia, quella del Fiat. Lei ha gareggiato per molto tempo in Piemonte proprio per il tesseramento per la società di Torino e oltre ad aver partecipato insieme ad eventi internazionali abbiamo anche gareggiato qualche volta insieme nelle staffette".

Non poteva mancare dunque una foto ricordo della reunion. Maddalena ricorda anche una Coppa Europa del 1973 a Bucarest e propone una foto cimelio con atlete del recente passato straordinarie! Oltre a Maddalena che in quell'anno realizzò con la staffetta il record italiano della 4x100, Ruth Fuch (primatista mondiale nel giavellotto), Sara Simeoni, Giuliana Amici (primatista italiana giavellotto), Cinzia Pretrucci (primatista del lancio del peso, ancora oggi 4^ misura assoluta) e Silvia Chersoni saltatrice in lungo.



La telefonata svia da Villa Boemia non prima di un apprezzamento per la professionalità di Nicola Roggero, il telecronista casalese di Sky, presente all'evento che proprio di recente ha proposto un ricordo in chiave sportiva della caduta del muro di Berlino. Al proposito racconta Maddalena dello scambio della maglia in un meeting con una atleta della DDR e che quella maglia conserva ancora oggi con cura. Un altro vero e proprio cimelio, un pezzo della storia dello sport mondiale tra luci e ombre.

Il ricordo di Bucarest, la foto della Coppa Europa del 1973, in piena "Cortina di ferro" con una cameriera dell'albergo dove l'Italia soggiornava che le chiese i collant. Il regalo di quel capo, per quella zona del mondo, fu qualcosa per la cameriera di straordinario. Un piccolo gesto di Maddalena, un grande e prezioso regalo per la rumena che nelle parole dell'azzurra "non smetteva di ringraziarmi".

Ci salutiamo non prima però estorcerle una promessa. Un incontro per vedere la maglia della DDR! La sento sorridere e immagino l'espressione del suo volto nella sua tipica raggiante espressione.

ALBO D'ORO Premio Nils Liedholm:
Carlo Ancelotti (2011)
Vicente del Bosque (2012)
Michel Platini (2013)
Paolo Maldini (2014)
Roberto Donadoni (2015)
Claudio Ranieri (2016)
Vincenzo Montella (2017)
Leonardo (2018)
Claudio Marchisio, Sara Simeoni (2019)


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