mercoledì 6 novembre 2019

Correre la Maratona di New York con una gamba sola e le stampelle? Si può!

La Maratona di New York una volta spenti i riflettori sui grandi campioni regala storie ricche di emozioni.

Una di queste è la vicenda di Gianni Sasso di Forio d'Ischia.

Gianni a soli 16 anni perse una gamba a causa di un grave incidente stradale. Promettente calciatore si vede in un attimo cambiare tutti i sogni per il futuro.

Dopo la comprensibile e naturalissima disperazione iniziale piano piano si è fatta largo la consapevolezza di doversi inventare dei nuovi sogni. La vita non era finita, era da modificare.

Lo sport che sembrava ormai un capitolo chiuso è diventato invece un nuovo stimolo per reagire.
Sasso ha imparato a correre con una gamba sola e le stampelle, la passione per la corsa è cresciuta di pari passo ai risultati positivi dei suoi allenamenti.
Nel 2008 la prima partecipazione alla Maratona di New York a cui sono seguite altre maratone e mezze maratone.
Nel 2016 Gianni da atleta paralimpico ha partecipato alle Olimpiadi di Rio con la Nazionale di calcio italiana.

Domenica è tornato a New York, ma non da solo. In questi anni l'atleta paralimpico ha messo a disposizione di altri la sua esperienza diventando docente del Micap (Master Internazionale in coaching ad alte prestazioni), a New York Sasso ha accompagnato alcuni dei suoi atleti, persone che mai avrebbero pensato di riuscire ad affrontare una corsa che invece hanno tagliato il traguardo di una maratona con soddisfazione.

Grande anche la soddisfazione  e l'orgoglio di Sasso per i suoi ragazzi, anche la sua prestazione non è da meno riuscendo a completare il percorso in meno di 6 ore, ma la mente è già proiettata verso una nuova impresa.
Il prossimo obiettivo dell'atleta è di tentare di abbassare il record del mondo paralimpico della sua categoria. L'appuntamento è per la Firenze Marathon.
In bocca al lupo Gianni!

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