La notizia sta rimbalzando su diversi siti e giornali. La ripresa se così fosse, con l'obiettivo Tokyo. Resta fermo il punto che lo stato attuale delle cose è squalificato per doping con fine pena 2024. Il rispetto della sentenza innanzitutto e l'età anagrafica non proprio a favore. L'altoatesino è del 26.12.1984, 36 anni dunque nell'anno olimpico.
Non è chiaro quale sia la fonte, diversi giornali riportano il virgolettato con le stesse parole attribuite al suo legale (Gerhard Brandstaetter) e al suo coach (Alessandro Donati). Potrei affermare che il via arrivi dalla pagina FB Io sto con Alex:
"Come noto, nel procedimento di incidente probatorio pendente avanti al Tribunale penale di Bolzano, gip Dott. Walter Pelino, si stanno concretizzando i gravi indizi sulla manipolazione della positività di Alex Schwazer, con chiare evidenze documentali e peritali", come evidenziano Brandstaetter e Donati.
"Nel frattempo la difesa di Schwazer, rappresentata e coordinata dall'avvocato Brandstaetter, sta approntando anche esposti e ricorsi da presentare in quei paesi europei, nei quali si radicano responsabilità e/o relative competenze. Siamo ben consapevoli che, se le istituzioni sportive internazionali interessate (segnatamente Iaaf e Wada) dovessero continuare a resistere in ogni modo, nonostante l'evidenza e la gravità dei fatti emersi, i procedimenti si potrebbero protrarre".
"Ma -sottolineano- Alex Schwazer è totalmente innocente e Wada e Iaaf dovrebbero operare per aiutare la magistratura ad individuare le responsabilità della denunciata manomissione della sua urina dell'1 gennaio 2016. Auspichiamo saggezza e senso di responsabilità da parte di chi oggi dirige le citate istituzioni, affinché si spezzi la catena di brutti e gravemente illeciti accadimenti, rendendosi conto che a Schwazer è stata già, ingiustamente, impedita la partecipazione all'Olimpiade di Rio de Janeiro, dove avrebbe avuto chiarissime chance di conquistare medaglie e che le istituzione interessate si assumerebbero una responsabilità ancora maggiore, se il loro comportamento conducesse ad impedire ad Alex di partecipare anche ai giochi Olimpici di Tokio".
Il focus di maggiore interesse:"Per uscire dall'incubo di questi anni trascorsi a difendersi da un'accusa di doping assurda ed assolutamente priva di fondamento, per riappropriarsi del proprio talento, per comunicare a tutti che è naturalmente forte, per tenere accesa una speranza, Alex Schwazer ha deciso di tornare ad allenarsi per la marcia".
"Tornando ad allenarsi per sperare di tornare alle gare, Schwazer , così Gerhard Brandstaetter, non intende provocare nessuno, ma solo ribadire e dare concretezza alla propria innocenza ed alla propria speranza che dirigenti sportivi più coscienziosi di quelli che hanno gestito finora questa vicenda, sappiano operare per porre fine alle azioni infami, con le quali dapprima è stata costruita una positività e poi si è tentato in ogni modo di continuare ad ostacolare l'indagine e l'istruttoria su fatti, comportamenti e circostanza gravemente compromettenti, senza rispetto, non solo di Schwazer, ma anche della magistratura".
"Alex dichiara la sua piena disponibilità ad essere, sin da subito, sottoposto a qualsiasi controllo antidoping, ovviamente con le garanzie imposte dalla situazione in essere".
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