venerdì 13 settembre 2019

Il caso Canelli alla Procura Federale, le parole di Graziano, le distanze del Comune... Il punto dopo 5 giorni

..."Volevamo vivere un sogno ed invece è stato un incubo". Di tutte le parole lette, sentite, riportate da domenica ad oggi forse questa rispecchia di più il sentire di chi è dall'altra parte della barricata.
Sapevo quale sarebbe stata la reazione sui social da parte di chi era presente a Canelli ed anche di chi non c'era, perchè funziona così. Il per sentito dire spesso è più vero dell'aver visto e l'aver uno speaker corner senza filtri lascia andare ad espressioni colorite.

Dispiace leggere di attacchi feroci da parte di chi ha avuto tra le proprie fila (allenatori, società) atleti con una squalifica sulle spalle e nell'occasione abbiano taciuto, ma è giusto così. Il pensiero è libero, senza vergogna per il recente passato.

Il punto fermo prima di qualsiasi considerazione è: NON DOVEVA ANDARE COSI'. Gli errori ci sono stati e chiudendo gli occhi si possono ripercorrere con il nervosismo vissuto o con l'incredulità di una mattina che NESSUNO avrebbe voluto che andasse così. Non ci sono giustificazioni e come già detto gli errori sono stati trasversali. Le responsabilità oggettive e soggettive verranno stabilite dalla Procura Federale.

E' di ieri la notizia che durante il consiglio federale di Matera gli atti relativi al "Caso Canelli" siano stati passati alla Procura Federale che attiverà tutte le procedure di verifica. Questa è l'ultima notizia in ordine cronologico sull'affaire campionati italiani.

A distanza di quasi una settimana sono emerse alcune considerazioni da parte di enti e federazioni sui giornali e sui siti istituzionali. Il Comune di Canelli prende le distanze e rilancia con una podistica per il 2020:


La Fidal Piemonte scrive sul suo portale:

Il Comitato Regionale Fidal Piemonte esprime profondo rincrescimento per gli spiacevoli episodi avvenuti domenica 8 settembre a Canelli (AT) durante i Campionati Italiani di corsa su strada e presenta le proprie scuse agli atleti, alle società ed a tutti gli appassionati dell'atletica per i disagi subiti.

Il Comitato Regionale è inoltre maggiormente dispiaciuto di quanto accaduto alla luce della capacità e della qualità organizzativa dimostrata dallo stesso in occasione di eventi nazionali e internazionali svoltisi sul territorio.

FIDAL Piemonte non si sottrae alle responsabilità che il ruolo le assegna e, in collaborazione con FIDAL, sta raccogliendo dalle varie aree competenti le relazioni su quanto accaduto per poter offrire un’accurata ricostruzione dei fatti.

 Comitato Regionale FIDAL Piemonte

Il Presidente della Fidal Asti: Mauro Graziano, in un atto di coraggio (sarebbe stato più semplice prendere le distanze come fatto da altri) NON difende la Brancaleone ma salvaguardia il buon nome di persone rispettabili oggetto in questi giorni di attacchi frontali senza soluzione di continuità, non solo. Indica nel delegato tecnico (il responsabile dei giudici) colui che aveva il compito di gestire e prevenire le criticità palesate domenica mattina.

La Federazione assolve gli organizzatori è certamente un titolo che va oltre il pensiero espresso da Graziano


La domanda che mi faccio è. Un minuto prima dell'inizio della manifestazione chi avrebbe insinuato che una società con una storia quarantennale, con decine (centinaia sono eccessive in oltre 40 anni di attività?!) di gare organizzate sul territorio potesse non essere in grado di proporre un evento nazionale? A ben vedere cosa è stato scritto da molti sembra quasi che l'errore a monte sia stato affidare l'evento alla Brancaleone. La verità è che NESSUNO a priori poteva obiettare sulla scelta ricaduta. L'altra verità è che tutti attaccano la società attribuendole ANCHE responsabilità di altri. Quale potere aveva, per esempio, sulla composizione delle varie serie e sulla suddivisioni della 3^ quella che ha poi causato il grave problema alla partenza? I quesiti sono tanti così come le mancanze che ripeto sono trasversali.


Maurizio Fiora in qualità di persona non rivestendo alcun incarico societario scrive:

Da tesserato A.S.D. Brancaleone riporto l'unico articolo obiettivo che ho letto in questi giorni, inerente i Campionati Italiani di corsa su strada a Canelli, uscito purtroppo solo nella sezione Provinciale de La Stampa. Coraggioso Mauro Graziano ad esporsi in prima persona nei confronti della sua stessa Federazione che doveva tutelare la squadra di cui faccio parte. Spero che tutti quelli che hanno parlato a sproposito dimostrando incompetenza, associando il nome di una Squadra alla Federazione come unica entità, abbiano l'umiltà di chiedere scusa, visto che la Squadra che mi vede tesserato l'ha fatto il giorno successivo. Queste persone che hanno scritto cose veramente orribili, sanno quanto fanno soffrire noi tutti appassionati di questo sport? (se così si può ancora chiamare). Soprattutto chi come me corre per questa grande e gloriosa squadra che ha tenuto un profilo alto sempre, anche ora, non rispondendo a nessun attacco e nessuna offesa. Tesserato dal 1976 bianco verde forever

Ora? Calerà ben presto il silenzio seppur quanto accaduto domenica non potrà essere cancellato dalla memoria. Il sipario si chiuderà con gli accertamenti della Procura federale, nel frattempo non resta che rimanere alla finestra e attendere le decisioni dopo le indagini continuando a correre e a vivere le corse certamente in modo più sereno.

1 commento:

  1. ciao.Vorrei solo sottolineare alla mia partecipazione a Canelli per la 10 km.
    NON indico colpevoli di chi che sia,mi venga permesso però vedere dal mio più piccolo osservatorio di amatore podistico quanto segue.Come si può non accettare la bella prova femminile insieme a tutti gli organi competenti,Bravissime,Bravissimi.Ma dico signori,vi siete accorti con la prova maschile che gli atleti più o meno famosi si sono messi 10 metri avanti,per portarli nella giusta linea di partenza sono passati 30'minuti.Dopo aver visto una scena di quel tipo mi sono accorto che il mio stato D'animo non era più capace di stare tranquillo per farsi trasportare in quello che io considero il podismo divertimento.Da qui dico di aver lavorato per due mesi con impegno alzandomi di mattina presto e di sera dopo il lavoro,be la delusione non è mancata

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