sabato 28 settembre 2019

E' Coleman l'uomo più veloce, ma tra i siluri c'è anche Filippo Tortu. 7° al mondo!

E' Coleman l'uomo più veloce del mondo nell'era post Bolt. 9,76 il crono, miglior prestazione dell'anno e 6^ di sempre.

I 100 metri da sempre attirano le attenzioni dei tifosi di atletica e non solo, scoprire chi è che corre più veloce ha sempre il suo fascino. Così è anche a Doha, lo spettacolo dello stadio è tutto per gli 8 speedatleti. Una presentazione e uno show di luci cinematografico.

Per l'Italia una finale quasi storica, in 1^ corsia c'è Filippo Tortu, il primo italiano in una finale mondiale dopo Pierfrancesco Pavoni a Roma nel 1987. Tortu ci ha lasciati col fiato sospeso sino alla fine, inizio in salita con la batteria non proprio brillante, una semifinale combattuta che gli permette di agguantare la finale per ripescaggio e finalmente la finale. 10.20 nella qualificazione, 10.11 in semifinale.

Bella la partenza, ma nulla può contro i giganti americani, Filippo conclude 7° col tempo di 10.07, migliore prestazione stagionale e sicuramente di buon auspicio per ripartire da qui in vista delle Olimpiadi. Sentito da Elisabetta Caporale l'atleta è visibilmente soddisfatto, soprattutto visto come era partita la qualificazione.
Ora occorre rimanere concentrati per la staffetta, dove anche Jacobs potrà trovare il suo riscatto.

Tornando ai 100 metri il podio è completato da Justin Gatlin, USA,  9.89 e da Andrè De Grasse, Canada,  9,89.

La cabala? 10.20 a 10.07 di Jacobs e Tortu, realizzati in momenti diversi in questi due giorni, in quelli che contano per il sardo - brianzolo

Foto: Colombo/Fidal

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