martedì 9 luglio 2019

Niente Mondiali per Catherine Bertone. Avanti, però, col piano B

Piano B per Catherine Bertone. Purtroppo si spegne anche l'ultima speranza per l'atleta valdostana di partecipare ai Mondiali di Doha.
La speranza era in effetti molto flebile, ma in tanti ci abbiamo creduto.
Ieri la decisione definitiva dell'Assessorato regionale alla Sanità e dell'Azienda Usl della Val d'Aosta, nonostante l'impegno trovare un sostituto per permettere alla Bertone di allenarsi si è rilevata un'impresa impossibile.

“Ci abbiamo provato, ma la problematica è nazionale. Ho scritto personalmente a tutti i miei colleghi d’Italia, e in molti mi hanno risposto che anche loro sono in crisi. Ho coinvolto anche la scuola di specializzazione, che si sono messi a lavorare a spada tratta, ma purtroppo non ci sono pediatri disponibili a coprire l’assenza della dottoressa Bertone”. Queste le parole dell'Assessore regionale Mauro Baccega.




Le ore da coprire per permettere a Catherine di allenarsi sarebbero state 600 in 10 settimane. Troppe a quanto pare. Un muro che si è dimostrato invalicabile contro il quale si sono fermati i sogni mondiali della Bertone.

La maratoneta valdostana non è però un tipo arrendevole, d'altronde lei è abituata ad avere la meglio sulle lunghe distanze, quindi si continua a calzare le scarpette e si punta al piano B. L'obiettivo è quello di partecipare alla Maratona di Siviglia e realizzare il minimo per le Olimpiadi di Tokio nel 2020.

La forza di volontà non le manca, le auguriamo di avere tutto l'appoggio possibile da parte dell'Usl per potersi allenare nei mesi di ottobre e novembre.


Il video prima di sapere della decisione definitiva

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