sabato 4 maggio 2019

Tornare a correre dopo il crollo del Ponte Morandi. Rita Giancristofaro al Trieste Running Festival

Percorrendo il tratto di autostrada A26 da Alessandria a Genova, si passa accanto a ciò che rimane del ponte Morandi.

Il pensiero non può che andare a quel giorno, alle immagini viste in televisione o sul web, ai racconti di chi ha assistito o di chi c'era, di chi l'ha scampata per poco e di chi si è salvato.
Se in macchina si sta scherzando o ascoltando musica per un attimo inevitabilmente cala il silenzio, troppe ancora le emozioni legate a quell'episodio.

Ma come si riprende la vita "normale" se si è rimasti sotto le macerie e in ospedale con fratture multiple per mesi? A volte anche correndo.
E' ciò che ha fatto Rita Giancristofaro, abruzzese di origine, ma triestina d'adozione che ha voluto festeggiare il ritorno alla normalità con la sua grande passione, la corsa.

Rita quel 14 agosto del 2018 si trovava in auto col suo compagno durante il crollo del Ponte Morandi, entrambi sono stati estratti dalle macerie dai Vigili del Fuoco, seriamente feriti, ma vivi.
Rita è stata ricoverata per un lungo periodo a causa delle fratture agli arti riportate durante il crollo, dovendo anche subire diversi interventi chirurgici,  appena, però, le condizioni di salute glielo hanno permesso è tornata a correre.

E'solo un mese che ha ripreso gli allenamenti e la strada da percorrere verso la ripresa è ancora lunga, ma il  5 maggio Rita sarà sotto l'arco di partenza dell Half Marathon del Trieste Running Festival, come podista e testimonial della manifestazione.
In conferenza stampa l'atleta ha dichiarato che al solo pensiero dell'arrivo in Piazza Unità le si riempiono gli occhi di lacrime, noi di Bio Correndo le auguriamo che la commozione si trasformi in uno splendido sorriso di soddisfazione.


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