mercoledì 29 maggio 2019

Romanzo ciclistico. Ventoso e Nibali come Coppi e Bartali

Il ciclismo e in particolare i grandi eventi, al di là delle cronache prettamente sportive, regalano diversi episodi da raccontare.

A volte, purtroppo, storie non particolarmente positive, ma fortunatamente fanno da contrappeso i tanti gesti di rispetto tra atleti.

Uno di questi è accaduto durante la tappa di ieri, in un clima da tregenda,  con pioggia battente e nebbia sul Montirolo Nibali prova a sferrare un attacco a circa 34 km dall'arrivo, con poche pedalate raggiunge lo spagnolo Ventoso, non un compagno di squadra, ma un atleta avversario.

Ventoso gli passa la borraccia, quasi a volergli dire "vai, è il tuo momento". Un atto non dovuto di rispetto fra avversari, ma prima di tutto fra professionisti.
Nibali arriverà poi 4° al traguardo di una tappa ridotta a causa delle neve sul monte Gavia. Un gesto che non può che riportare alla memoria il mitico passaggio di borraccia tra Coppi e Bartali, forse non rimarrà nella memoria storica del ciclismo, ma è comunque un bel gesto da sottolineare.

In questo, inoltre, abbiamo la certezza di chi è stato a passare la borraccia.

Una storia d'altri tempi, ma la tappa di ieri sembra aver riportato un po' indietro le lancette del tempo e tra i vari episodi, fa un po' sorridere anche ciò che è successo al vincitore di tappa Giulio Ciccone.
Sempre nella scalata al Montirolo Ciccone non riesce ad allacciarsi l'antipioggia e allora in barba a tutti i materiali tecnici di ultima generazione trova spazio il vecchio, ma sempre utile rimedio della nonna, un bel giornale sotto la giacca per proteggersi dal freddo e dal vento.

Il ciclismo è anche questo.








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