succede che a 19 anni si possa essere uno sportivo e avere le carte in regola per emergere nel proprio ambiente
succede che a 19 anni si possa credere fortemente in un progetto
succede che a 19 anni si abbiano speranze, sogni e qualcuno a quell'età abbia già in mano gli strumenti per realizzarli.
succede che a 19 anni si esca la sera con gli amici, con la fidanzata per un sabato sera come tanti, senza eccessi perchè l'obiettivo che si ha in testa e tra le mani si chiami Olimpiadi
succede che a 19 anni ci si trasferisca da Treviso a Roma proprio per inseguire un sogno
succede che a 19 anni, in una sera qualsiasi il buio si impossessi di tutto, di ogni cosa. Tutto diventa improvvisamente cupo
succede a 19 anni che in un istante qualcuno spenga l'interruttore, così improvvisamente
succede che a 24 e 25 anni si spari a qualcuno per sbaglio e che una volta costituitisi si dica "E' stato un errore, vogliamo che sia fatta giustizia"
succede che a 42 anni non riesca a capire il senso delle cose
La storia di Manuel Bortuzzo è rimbalzata su tutti i media cartacei e on line. I motivi dell'attenzione sono molteplici e la storia del giovane e promettente nuotatore non è finita. E' vivo, i medici dicono che "con le attuali conoscenze scientifiche il paziente non sarà in grado di muovere le gambe", ma l'atteggiamento alla notizia è di quelli che rendono l'idea del carattere dell'uomo. Al suo risveglio infatti dice alla madre:" Mamma fatti coraggio, ora per me inizia un altro allenamento"
Senza scomodare atleti del recente passato che sono diventi nell'immaginario collettivo un simbolo della tenacia e determinazione pur nelle difficoltà della disabilità, Manuel Bortuzzo è senza se e senza ma già un vincente.
Hanno ragione i due arrestati. Manuel deve avere giustizia, oltre che l'incoraggiamento di tutti noi.
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