Quando Claudio mi aveva preannunciato che non stava bene e che non ci sarebbe stato il giorno della gara mi sono preoccupato. Il malessere doveva essere davvero limitante.
Alle premiazioni il figlio Marco aveva ringraziato i presenti a nome del padre che avrebbe voluto fare un saluto telefonico, ma non ne se la sentiva in quel momento.
Una foto sullo stato whatsapp di Claudio che lo ritraeva cinereo su un letto d'ospedale l'ulteriore allarme. Qualche messaggio e una telefonata per saperne di più.
Un problema polmonare, il ricovero in ospedale, le cure e l'uscita. Il rientro nella sua Mede, subito al lavoro con ritmi chiaramente ridotti e la ripresa che non sarà velocissima, ma che sarà completa assicurano i medici. Questa l'estrema sintesi.
La scorsa settimana con Rosa e Ari siamo andati a trovarlo nel quartier generale dell'Antica Falegnameria Artigiana. La scusa è stata quella di portagli la nuova polo della Bio Correndo AVIS, il motivo è per salutarlo e fargli sentire la nostra vicinanza oltre che per sentire dalle sue parole e dai suoi racconti quello che aveva passato in queste settimane.
Il racconto colorito da aspetti familiari che fanno parte delle dinamiche di tutti noi. Le sue pause, le sue battute, i suoi sorrisi.
Un piccolo periodo di riposo, qualche camminata e potrà nuovamente calzare gli abiti del runner e gettare quelli del convalescente. Alè Claudio!
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