Titolo ad effetto che è chiaramente utile alla causa, quale? Quella di richiamare l'attenzione del popolo sportivo che non segue l'Atletica che al contrario conosce perfettamente il macrocosmo calcistico. Una sortita per una sfida reale? La voglia di accendere la luce sulla sperequazione di visibilità?
No! Il contesto è una chiacchierata intervista nella redazione del giornale sportivo torinese per una visione a tutto tondo del campione sardo-lombardo. Il ritorno alle gare nel 2019 (60 indoor a Berlino il 1° febbraio e a Karlsruhe il 2 febbraio), l'intenzione di gareggiare in Diamonde League magari nella tappa di Montecarlo. La voglia di provarci ad avvicinare il 19"72 di Pietro Mennea nell'anno dei 40 dello storico record a Città del Messico, anche se ammette che quel crono resterà ancora a lungo un crono di riferimento. Dopo i 100 nel 2018 che sia l'anno di Tortu nei 200?
E Ronaldo? Nel contesto della passione calcistica del velocista azzurro l'intenzione di provare a sfidarlo:" Sì, sarebbe divertente. Magari dovremmo trovare una distanza che vada bene a lui o, facendo i 100, potrei concedergli un vantaggio. Ammiro le doti tecniche di calciatori come lui, ma correre è un'altra cosa. E anche in un test di salto in elevazione credo di poterlo battere. Anzi, mettiamola così: se Ronaldo mi batte, smetto di fare Atletica"
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