mercoledì 17 ottobre 2018

Claudia Solaro si racconta. Dalla maglia azzurra all'elezione nella Fidal Asti per una grande passione!

Mettere in ordine può significare un tuffo nel passato.
A volte ci si ferma per un secondo cercando il ricordo, il momento che quell'oggetto rappresenta, altre volte è talmente carico di significati e di emozioni che non serve fare uno sforzo mnemonico e le immagini ti investono come un fiume improvvisamente in piena.

La storia di questa sera è quella di Claudia Solaro. La voce dello sport astigiano. La vediamo alle podistiche della sua provincia con i colori verdi della Vittorio Alfieri e poche ore dopo la leggiamo su Sport Asti nel racconto della gara con la proposizione delle gallerie fotografiche. L'incipit iniziale arriva dall'aver ritrovato la sacca con la scritta Italia. Non un acquisto in un momento di orgoglio italico, ma un pezzo della sua storia nell'Atletica Leggera.

Una chiacchierata al telefono a tutto tondo con l'elemento passione in primo piano, oltre che a un ricordo lucido, preciso, come se fosse successo ieri, ma il passato remoto sarebbe d'obbligo:

"Era il 1997, l'11 maggio. Arrivai 3^ ai campionati italiani di corsa in montagna di Rittana, all'epoca correvo con l'Atletica Saluzzo. Vinse Valentina Belotti, 2^ arrivò una ragazza bresciana. Quel piazzamento mi permise di essere convocata in nazionale per una manifestazione in Germania".

Claudia racconta a ruota libera con l'enfasi di chi non ha dimenticato un secondo di quel periodo

"Un incontro internazionale, un po' quello che oggi sono gli europei per gli allievi, in quel periodo invece era un gara fra le nazioni che aderivano all'evento. Fu una grande esperienza, oltre a noi ragazze c'era Danilo Lantermino e il compianto Marco Germanetto"

Un numero ha un valore particolare per Claudia ed emerge proprio con le date dell'avventura nella Foresta Nera.

"L'11, il 12 e 13 luglio è la data. Sono molto legata al numero 11. L'11 maggio la gara che mi ha permesso di vestire la maglia azzurra, l'11 il primo della tre giorni, l'11 quello della mia laurea e per scelta mi sono sposata l'11".

Sono curioso di sapere com'è andata...

"Il 12 la prima gara, non l'ho detto ma già a Rittana caddi e capitò anche quel giorno... Il percorso era tosto. Salite dure, scalini, ponticelli. Arrivai 5^. Una grande emozione esserci. La domenica vincemmo in una 3x800" ... ridiamo su questa formula particolare per una gara di montagna.

Il piacevole ricordo di Pier Giorgio Chiampo quale referente Fidal per la corsa in montagna dell'epoca.

La tua storia nel mondo della corsa in montagna com'è proseguita?

"E' praticamente finita quel giorno. All'epoca abitavo a Govone e per potermi allenare in montagna o su percorsi in funzione delle gare mi sarei dovuta spostare e non di poco. Non era proprio possibile per una questione logistica. Nelle categorie giovanili comunque mi sono tolta diverse soddisfazioni. Me la giocavo per farti due nomi con la Incerti e la Quaglia. Nei 600 mt ero davvero forte. A 14 anni ho corso in 3'04" i 1000 metri e sono arrivata 2^ e 3^ agli studenteschi nazionali".

Toglimi una curiosità. Ti sei mai fermata? Succede spesso che chi pratica Atletica Leggera da giovane lascia quel mondo per poi tornare dopo qualche anno con le corse su strada. E' il tuo caso?

"No! Non ho mai smesso di correre e di sognare. Ho però avuto diversi infortuni che mi hanno limitato. Nel 2004 ho corso i 10000 in 37'25" e la mezza in 1h21'. Stavo preparando la maratona e una fascite mi ha fermata per diversi mesi. E' andata così, ma continuo a correre e a mettermi in gioco".

Ed ora l'avventura come dirigente della Fidal Asti. Come mai questa scelta? E quale ruolo avrai?

"Essenzialmente ho sentito la necessità di dare il mio contributo al movimento. Ho una marea di idee, ma ovviamente le decisioni si prendono collegialmente. I presupposti sono buoni per far bene in questo biennio. Per la mia posizione all'interno del consiglio, avendo preso più voti, sono il vice presidente e ovviamente mi occuperò di comunicazione e marketing"

La conversazione prosegue sul mondo del podismo astigiano, un confronto su dinamiche e progetti del prossimo futuro. Una piacevole chiacchierata alla scoperta della Claudia che non conoscevo.

In bocca al lupo per l'atleta, dirigente e giornalista... nonchè mamma e moglie! Ah le donne quante figure ricoprono!




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