Linas Rumsas. Un nome distante dal mondo del podismo, ma che l'anno scorso è rimbombato con la forza prorompente che solo la morte dei giovani crea.
21 anni, ciclista e promessa sportiva. Idealmente voglio pensare, anche se tecnicamente è una indagine di Polizia a tutti gli effetti a seguito di un decesso, che gli arresti di questa mattina siano un modo per onorare la sua memoria.
Lucca è il teatro dell'operazione di questa mattina con una serie di arresti generati proprio dalla vicenda del giovane Rumsas. Dovrebbe far scalpore, ma dopo tante notizie sul doping non stupisce più nulla, che ad essere colpiti dalle misure cautelari (fase pre processuale) siano il proprietario della squadra, l'ex direttore sportivo e un farmacista. Una indagine che ha visto non solo gli investigatori della zona ma anche lo SCO, gli uomini e le donne del Servizio Centrale Operativo, sintomo dell'importanza del caso.
Quello che però da fastidio, nonostante la scorza di questi anni, è leggere che gli atleti anche di giovanissima età venissero diciamo così, stimolati dal presidente stesso ad assumere le sostanze proibite. Epo e ormoni su tutti.
Oggi si è chiusa solo prima fase, quella delle indagini preliminari. La Giustizia, quella processuale, è appena agli albori.
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