Personalmente mi considero un podista e per podista intendo colui che ha conosciuto la corsa dopo i 30 anni e che ha un passato in cui ha praticato altri sport, oppure è tornato alla corsa dopo uno stop o che si pone obiettivi diversi dalla pista. Questa definizione è talmente lacunosa che nemmeno io sono convinto che sia la più appropriata. La verità è che ognuno di noi che si pone degli obiettivi e si prefissa una meta durante la stagione è un Atleta senza se e senza ma, a qualsiasi età e a qualsiasi ritmo, sia che ci si chiami Alex Zulian sia che ci si chiami Bruno Chiriu (nella foto al Cross della Vernavola).
Ecco quello che racconta Matteo Piombo che ringrazio per avermi dato il modo di esprimere un mio pensiero:
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bellissimo il racconto di Matteo Piombo, veramente straordinario. Da rileggere piu' e piu' volte. Una lezione di vita, per diversi aspetti
RispondiEliminaFarà certamente piacere a Matteo leggere i tuoi apprezzamenti!
RispondiEliminaIl tuo punto di vista al riguardo ha molto buon senso. Non posso dire la stessa cosa sul pensiero assolutista del sig. Piombo, essendo a conoscenza di quanto asserisce su questa tematica in vari post su FB, che mostrano una mentalità un tantino chiusa e retrograda.. Leggere che sono veri atleti solo coloro che hanno fatto record in pista e che sappiano correre solo i pistards mi sembra un tantino presuntuoso. Allora Mark Allen, uno dei più forti Ironman della storia che corse l'ultima frazione di maratona alle Hawaii nell''86 in 2h:40' non sarebbe un atleta??... In che categoria dovrebbe finire?
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