Sapevo di avere nella gambe non più di 15 km ad un ritmo “decente” e
perciò mi era prefisso di stare almeno sotto l’ora e 45…beh ci sono riuscito!
Si arriva al solito presto, ma il piazzale 1° Maggio è già in pieno fermento.
Ottimo lavoro della Protezione Civile che fa parcheggiare le auto con un
criterio che noi da soli non avremmo. Soliti incontri e soliti discorsi
pre-gara con ricerca del caffè e di una prima “passata” ai WC. Mi cambio con
calma e vedo che tutto il necessario sia a disposizione: satellitare, maglia
con il numero ed i miei ”bombardieri”, niente paura, solo un paio di
“energenplus” che al bisogno ti tirano su gli zuccheri che i km inesorabilmente
consumano. Un po’ di vaselina alle “tette” (mi perdonino le signore per questa
invasione di campo) perché con due maglie lo sfregamento è garantito e poi
sotto la doccia sono dolori. Riscaldamento con i miei soliti 2/3 km ed alcuni
allunghi. Poi ancora una sosta per diminuire i “liquidi” in eccesso che sono
sempre tanti nel pre gara. Si vedono tante persone conosciute allineate sotto
l’arco, si saluta, si fa qualche battuta e ci si allinea rallegrati dal
“microfono” di Damiano. Non fa freddo ed è un bene perché berretti e guanti per
una volta stanno nella borsa. Damiano ci dice che la pistola è rotta e si
partirà con il fischietto. Ho vicino a me Giancarlo Moda della Boggeri, uno
della “mia” e particolarmente bravo, tanto bravo che al via mi “sparisce”.
Prima di passare sotto l’arco trascorrono 20 secondi (ok me li leverò dal tempo
finale!). Primo km lento con tanta gente intorno che resta difficile da
superare. Poi il serpentone si scuote
con un movimento quasi percepibile ed iniziano a formarsi i “trenini”. Inizio a
sorpassare con l’occhio sempre attento al passo che non voglio sia troppo
veloce. Mi tengo poco sotto 4’50 al km, poi vedrò. Al 4° km ci si divide e
quelli della 10 e un po’ deviano e noi dritti. Continuo nel mio ritmo e,
incredibile, continuo a passare qualcuno che, evidentemente è partito
davantissimo. Si entra in Castelspina e si trovano alcuni saliscendi non troppo
impegnativi, ma sempre saliscendi con salita dopo un tratto di discesa (ovvio
trattandosi di saliscendi), si passa anche Sezzadio. I km scorrono davvero
veloci e la temperatura è ideale. Niente problemini muscolari, che goduria!
Vedo in lontananza ma non troppo uno che mi sembra il Moda. Allora non è poi
così lontano visto che i Mocci ed i Cravin sono fuori della mia portata.
Piccolo stop al ristoro del 10° ed avvicinamento al “presunto” Moda. Cavolo non
è lui, è Mario Bergaglio lo saluto e lo supero, non è nella sua forma migliore
in queste ultime gare. Ma quante ne ha corse in questa stagione! I km passano e
continuo a superare qualcuno. Io, da buon maratoneta, le curve le taglio. Si fa
meno strada. Verso ilo 13° raggiungo Caterina Nardini, la moglie di Filippo
Tagnesi, che sta andando davvero bene. La supero non di molto, tanto è che al
ristoro del 15° mi “frega” e passa avanti. Io ai ristori non riesco a bere
correndo e devo camminare per una decina di metri. Mi raggiunge Roberto Nervi
dell’Ovadese, mi accodo, ma va troppo forte sui 4’25”. Poco dopo vedo
l’inconfondibile figura di Moda, stavolta è lui. Sarà ad un centinaio di metri
e dopo un km gli sono dietro e riprendo anche
Ciao Pier Marco Gallo
Bravo Pier Marco, sia per reportage scritto molto bene che per la gara ;)
RispondiEliminaPier Marco un grande esempio!!
RispondiEliminaHo letto il commento di Mattia Bianucci che ringrazio, anche lui scrive bene e cerca, come me di trasmettere qualcosa che la "gara" riesce a darci. Io sono meno "chiuso" di lui, ma anche le mie andature mi consentono una maggiore "libertà" nonostante le 66 "primavere. Grazie anche a Gian Carlo Moda che mi ha telefonato per ringraziarmi. Queste piccole cose, questi apprezzamenti sono le mie "vittorie" le più belle...a presto a tutti Pier marco
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