giovedì 12 febbraio 2015

Jana Khmeleva. Chiarimenti

Il post sulla Corsa Storica di Arma di Taggia ha sollevato, in alcuni lettori del blog e frequentatori della mia pagina facebook, qualche perplessità (giustificata, il primo ad essere dubbioso sono stato io) e toni a mio avviso un po’ fuori luogo (con accuse di superficialità che spero di smentire).
All'accusa di aver sollevato la questione per motivi razziali ho ritenuto di dover puntualizzare e ricostruire le mie ricerche. La cosa mi spiace e voglio provare a spiegare come sono arrivato a scrivere quel post.
L’iniziale curiosità per la vicenda di Jana mi è venuta quando ho letto su un sito locale (Sanremonews.it CLICCA QUIche “Jana, la prima donna vincitrice vanta vittorie di caratura internazionale”. Beh, mi sono detto, se vanta vittorie di caratura internazionale ce ne sarà ben traccia in rete. Così, tra una classifica da inserire ed una foto da ritoccare, scrivo su Google il nome di Jana Khmeleva.
Tra i risultati che appaiono sono attratto dalla pagina di Wikipedia, che però si riferisce ad un’altra persona Tatjana Aryasova: la apro (CLICCA QUI) e scopro che Tatjana Aryasova, in realtà è nata Khmeleva.

Naturalmente, la mia indole investigativa non è pienamente soddisfatta e cerco altre conferme. Mi imbatto in un forum di un sito piuttosto serio – TrackandField.com (CLICCA QUI)) – in cui un utente si chiede se i risultati di Khmeleva e Aryasova potessero essere attribuiti ad una stessa persona: probabilmente si tratta di uno statistico dell’atletica come Matteo! La risposta di un altro utente mi rimanda alla pagina russa di Track and Field: la pagina è in russo ma c’è anche una traduzione in inglese, poi occorre compilare alcuni campi e poi viene fuori la pagina che vedete qui (CLICCA QUI) in cui si conferma che le due persone sono in realtà una sola, squalificata per doping dopo la vittoria nel 2011 alla maratona di Tokio (ai tempi forse non ancora una major, ma certamente una gara internazionale).

Poi ho scaricato una foto della Aryasova e l’ho messa a fianco della Jana che ha vinto ad Arma di Taggia: non mi sembra che si somiglino molto e quindi nella pagina delle classifiche (poi anche sul blog e su facebook) sospendo il giudizio sull’identità delle due.
Detto questo, non mi sembra di aver insinuato nulla, mi sono semplicemente chiesto se la Jana di Arma di Taggia fosse la stessa Jana di Tokio, del resto lo stesso giornale da cui avevo preso la notizia diceva che l’atleta in questione aveva caratura internazionale. Non credo di aver mostrato disprezzo nei confronti di Jana, né di aver insinuato che faccia uso di sostanze dopanti anche perché credo fermamente che non lo meriterebbe nemmeno se fosse la persona effettivamente squalificata per doping che conosciamo meglio con il nome di Tatjana Aryasova: nel caso, avrebbe infatti scontato la squalifica e quindi avrebbe diritto di fare quello che vuole e la diverte di più, particolarmente – come ho già detto nel post – in una manifestazione non competitiva, che è poco più che puro divertimento.

Se qualcuno si è sentito offeso, me ne dispiaccio, ma non ne avevo certamente l'intenzione e nel corso della mattina poi alcuni podisti liguri hanno manifestato anche con toni accesi, comprensibili, il dissenso per quello che ho scritto e testimoniando che Jana Khmeleva non è l'atleta squalificata e che la sua storia sportiva è fatta sì di successi ma non della caratura palesata da Sanremonews. Chiedo scusa quindi a chi si è sentito offeso dalle mie parole e all'atleta tirata in causa


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