giovedì 22 gennaio 2015

Il Grandangolo di Pier Marco Gallo

CORRERE NEL FANGO……
Come promesso non staremo tanto a parlare di risultati delle gare, ormai già noti a tutti dopo poche ore grazie al pregevole lavoro del GGG (Gruppo Giudici di Gara), ma ci vogliamo soffermare ancora sul cross, disciplina estremamente “ecologica” e con zero impatto sul traffico veicolare sempre molto “disturbato” dalle competizioni di qualsivoglia genere.
Domenica mattina a Novi Ligure si è disputato l’ormai classico “Cross della Maccarina” presso l’ex Ippodromo, ed a proposito di questo fa veramente molta malinconia vedere impianti un tempo sede di prestigiose gare equine, quasi completamente abbandonati stante il perdurare della gravissima crisi che da anni investe tutto il  mondo dell’ippica. Tornando a noi ed alla gare fa veramente piacere vedere la partecipazione di tanti giovani e giovanissimi delle varie società della Provincia. Diverse le serie e  distanze in base all’età, ma fattore comune  per tutti il fango, un fango che più fango non si può. Ben visibile nei tratti  di sterrato e subdolamente presente sotto un apparente strato erboso. Vista dal di fuori la gara, come dicevamo, dava la sensazione di atleti che “zampettassero” blandamente sul percorso di gara, facendo subito malignamente pensare” ma come vanno piano!!!”. Poi, vedendoli rientrare con il fango sin sulle spalle ci cominciava ad assalire qualche dubbio e le parole di chi aveva terminato la gara ce ne dava conferma: “Stai all’esterno all’inizio che c’è meno fango e stai esterno anche nel curvone in fondo. Quando vedi fangoso gira sull’erba che si va meglio. Se anche fai qualche metro di più guadagni in velocità” Va bene grazie starò attento si pensa e si spera di non avere fango sin sulle orecchie a fine gara. Tutto inutile, tutto da verificare in gara poiché ognuno di noi va poi ad istinto e quando nel fango ci sei è difficile venirne fuori chiodate o no. Ma è stato bello, è stato bello esserci, è stato bello fare la volata finale per un posto di categoria ed è stata bella la stretta di mano ed il sorriso di chi è stato superato per pochi metri. Una “battaglia” vinta in due per esserci stati e per aver lottato contro un “nemico” comune, un avversario che non corre, non è in categoria, non ritira premi, ma ti condiziona pesantemente. Il fango. Tutto questo sa un po’ di poesia? E perché no!!! In fondo le gare più dure sono anche le più belle, quelle che si ricordano. Dicevamo prima delle presenze al cross di Novi Ligure egregiamente gestito sia dalla società che dai Giudici, ebbene, le presenze sono numeri importanti quasi un centinaio i “ragazzi” alcuni dei quali alle primissime gare, ed oltre 150  gli altri. E’ un bene per lo sport questa “miniera” di giovani, bravi o meno bravi, ma tutti vincitori sui videogiochi, telefonini ed altro materiale elettronico che ci fa soltanto stare seduti in anonima virtuale compagnia. Adesso, per una domenica si torna su strada ad Acqui, ancora ad Acqui dirà qualcuno, ebbene si poiché sembra che solo qui si riesca in poco tempo ad allestire una gara quando le competizioni sono  lontane e non tutti hanno voglia di sobbarcarsi la spesa e la fatica di parecchi km in auto. Si corre domenica 25 mattina nella zone della Polveriera su  un tracciato “vai e vieni” di 4.5 km da ripetere due volte. Sul giro lo sterrato “buono” è di 1200 metri, l’asfalto di 3300. Tutto in quasi piano, solo qualche breve strappo neppure impegnativo. Ritrovo alle 8 dal bar/ristorante del Centro Commerciale “La Torre” sul “rotandone” in circonvallazione che porta verso Bistagno andando dritti e verso la “zona” del cimitero girando a sinistra. Facciamo pure i debiti previsti scongiuri per l’area attraversata da una parte della gara, ma questa zona  consente di non avere problemi di traffico. Il costo è dei “soliti” 3 euro per tutti, i premi sono ottimi e la possibilità di passare tutti assieme una bella mattinata anche. Se poi qualcuno desidera pranzare sul volantino ci sono tutte le indicazioni per farlo ad un prezzo più che ragionevole. Arrivederci a domenica… ed in bocca al lupo per chi correrà “fuori”… Pier Marco Gallo                                                  


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