Gli esempi di Mauro Nervi e di Luciana Ventura
Mauro e’ nato ad Acqui Terme e svolge la sua attività lavorativa presso un’azienda
che distribuisce “energia”.
Grazie all’ “energia”, forse, Mauro si è avvicinato
alla corsa iniziando le competizioni quest’anno,
nel mese di aprile, proprio il giorno del merendino, sotto una pioggia torrenziale.
Mentre tutti si preparavano alla tradizionale scampagnata, Mauro decideva di
soddisfare la sua curiosità partecipando ad una gara podistica!
Sì, anche per il benessere
fisico, ma per quello già andava in bici da tempo: “ Attualmente corro ancora in bici ed in mountain bike,
in passato ho partecipato anche a gare ciclistiche per qualche anno (in media
30 gare all’anno!) ma ora non più”.
Prima gare con la bici, poi ancora bici ma senza gare,
ora gare di corsa…
Che sia in atto una graduale trasformazione da
ciclista a podista?
Un’altro che passa dalla corsa
alla bici, di solito è il contrario…
E’ un momento di incertezza,
corro per divertimento. Quest’anno ho partecipato a 39
gare con i colori degli AcquiRunners e
questo non era assolutamente previsto! Per ora non penso a percorsi troppo
lunghi (niente maratone). Come obiettivo per l’anno
prossimo ci metterei la Acqui-Cimaferle e perché no,
un trail “
Mauro è modesto, le sue potenzialità sono notevolmente superiori. Quest’anno i suoi progressi sono stati tangibili, d’altra parte all’inizio
di una nuova attività motoria i limiti del singolo
sono sconosciuti… Però c’è un problema: la
pianificazione degli allenamenti!
“Mi alleno due volte la settimana (c’è anche la bici), per circa un’ora, da solo, allo stesso ritmo (?); nessun
riscaldamento, non corto veloce, non allenamenti ad intervalli…”
Il dato è che
Mauro nonostante si alleni così è nettamente migliorato.
Mauro non segue nessuna dieta specifica. La sua
alimentazione è
varia ed equilibrata. Durante e dopo l’impegno fisico reintegrazione delle perdite di acqua e
sali minerali”
In questo periodo si parla molto di doping, il
dibattito è
aperto: “Il
problema è
sommerso, ma sarebbe importante fare dei
controlli, che praticamente a tutt’oggi
non esistono”
E nelle gare come ti regoli dal punto di vista
tattico?“. All’inizio partivo lentamente aumentando
la velocità progressivamente, da qualche tempo ho acquisito una
maggiore consapevolezza delle mie
possibilità
e parto un po’ più velocemente. Per distribuire
lo sforzo in modo corretto ho preso come punto riferimento alcuni runners che
conosco ed ho notato con soddisfazione che all’inizio
“seguivo” un
runner (es. Mondavio/Acqui classic run) mentre ora “seguo” una runner (es. Bergaglio).“
Supponiamo che un giorno Mauro ridimensioni l’impegno con la bici e si dedichi alla corsa,
supponiamo che si alleni almeno 3 volte la settimana differenziando gli
allenamenti (anche se le gare non sono troppo lunghe è necessario), supponiamo che effettui il corretto riscaldamento…
Il margine di miglioramento è amplissimo!
Cosa succederebbe? Arriverebbe ai vertici delle
classifiche…
Ho provato a convincerlo, ma niente da fare per il
momento
Mauro insiste: “Io
corro per divertimento!” Sì è vero correre è un divertimento (attività motoria
e gioco) , ma la partecipazione ad una gara è una
competizione con gli altri (sport agonistico) ed il confronto comporta uno
stimolo a migliorare. “Ho conosciuto molti podisti,
persone straordinarie: all’arrivo ti fanno i complimenti
“battendo un cinque”! Per
me correre è
un passatempo - continua Mauro - voglio
andare avanti così…Del risultato chi se frega,
se volessi migliorare basterebbe parlarne con Beatrice Brossa o con un
preparatore atletico”.
Forse non è neanche
necessario!
Comincia a parlarne con me, altrimenti corri il
rischio di essere nuovamente battuto da me e da altri runners agonisti
irriducibili (della tua categoria) che invece potresti agevolmente superare…
Ma prima c’è da
sciogliere definitivamente il nodo fondamentale, l’eterno dilemma tra corsa e bici, che solo nei
triathleti possono coesistere come sport agonistici.
L’eterno dilemma tra il “bene e il male” che
soltanto chi non ha il conflitto di interessi è in
grado di risolvere, ma questo non sono io…
ULTIMORA: Venuto a conoscenza del problema, lo staff
tecnico dell’ATA ha avviato trattative per l’acquisto di Mauro Nervi allo scopo di migliorare la
programmazione dei suoi allenamenti. Da indiscrezioni raccolte, l’accordo, nei giorni scorsi sembrava vicino! Poi il
colpo di scena: i dirigenti degli AcquiRunners non sono disposti a rinunciare
tanto facilmente a Mauro ed hanno alzato il prezzo chiedendo come contropartita
Luciana Ventura (ATA) che però , dopo il trail di Portofino
(vedi articolo a fianco), è stata dichiarata incedibile dagli stessi tecnici dell’ATA… La campagna acquisti si
chiuderà fra 48h. Il 31/12, data di inizio della stagione
agonistica, vedremo Mauro Nervi vestire i colori dell’Atletica Acquese e Luciana Ventura quelli degli
AcquiRunners o avranno entrambi la stessa maglia? Gli appassionati aspettano
con ansia…
Luciana è nata ad Acqui Terme, e’ laureata in Medicina e Chirurgia, specialista in Anestesia e
Rianimazione e lavora ad Alessandria .
I suoi hobbies sono corsa, ciclismo, lettura, arte, teatro,
cucina e viaggi (ma non saranno troppi?). Fino a poco tempo fa la corsa non
esisteva, ora è al primo posto!
Quando hai cominciato a correre?
“ La prima “prova” di gara risale all’ 8 dicembre 2013, ma corro ufficialmente
dalla fine dell’ anno scorso (ho
iniziato il 31/12/13). Prima praticavo bici da strada, ma ho iniziato a correre
perché andare in bici durante la stagione
invernale e' molto difficile e pericoloso ( pregressa caduta con conseguente
disuso della spalla destra per 5 mesi e
fisioterapia )”. In effetti spesso succede il contrario: dalla corsa si passa alla
bici a causa di problemi alle articolazioni degli arti inferiori, mentre
Luciana è passata dal
ciclismo alla corsa per problemi ad un’articolazione degli arti superiori…
“Poi la corsa -continua Luciana -mi ha preso
la “mano": ho conosciuto persone
simpatiche, semplici, che mi hanno invogliata, così ho continuato con mia personale
soddisfazione. Ho partecipato al “Corso di corsa” a Mombarone ed ho avuto la
fortuna di allenarmi con runners più esperti che
hanno saputo elargirmi consigli preziosi”
Stellio Sciutto mi ha detto che hai vinto
il Trofeo “Alto Monferrato” nella tua categoria: questo risultato è stato casuale oppure è stato raggiunto con determinazione
agonistica?
“ I primi tempi non pensavo al risultato (ma
chi se ne frega!). Non dimenticherò mai quella volta che sono andata a casa dopo la gara e
poi mi hanno portato il premio: avevo vinto nella mia categoria!. Ma lo sport
oltre ad essere attività motoria e gioco è anche e soprattutto competizione. Quando ho fatto mia questa
considerazione è aumentata la
voglia di lottare e di vincere”
Quindi , nel tuo caso, la motivazione è congenita o acquisita? “ Lenta, graduale e progressiva! :-)”
I risultati di Luciana non sono stati
casuali ma frutto di allenamenti sempre più razionali….
L’improvvisazione è stata sostituita dalla programmazione e
dalla periodizzazione degli allenamenti finalizzati al raggiungimento di obiettivi sempre più chiari:
i trail!
“Gli allenamenti all’inizio hanno seguito l’istinto, ma poi ho iniziato ad allenarmi 3
volte alla settimana, per circa 90 minuti ogni volta. Alterno “lunghi lenti”, “progressioni” e “medi”. Nell’ultimo mese ho eseguito allenamenti
soprattutto in salita e fuori strada con notevole miglioramento nella
resistenza”.
A quante gare hai partecipato?
“Fino ad ora ho partecipato ad oltre 20
gare, con i colori dell’Atletica Acquese (ATA) nella
categoria K. Le più lunghe sono state
il “Trail del moscato” e l’ “Ecomaratona del barbaresco e del tartufo
bianco” ad Alba,
rispettivamente di 20 e 21 km”
Molti runners disdegnano il riscaldamento
(o warm-up) perché temono di
consumare energie preziose che possono essere più utili durante la gara: tu che ne pensi?
“Non sono d’accordo: il riscaldamento è fondamentale! (effetti favorevoli sulla
performance e sulla prevenzione degli infortuni). In realtà mettere in pratica questa mia affermazione
non è
facile per vari motivi:
mancanza di tempo (bisogna anche prendere un caffe’ prima della gara) e poi gli atleti preferiscono socializzare
piuttosto che riscaldarsi… Devo ammettere che quando sono riuscita ad effettuarlo integralmente ho
avuto ottimi risultati”
Anche nella dieta Luciana è alternativa: “La mia dieta è moderatamente iperproteica eccetto la
settimana precedente la gara : settimana in cui eccedo in carboidrati. Durante
le gare sport drink e sport food. Da poco ho capito l’importanza di ripristinare le riserve
energetiche introducendo carboidrati entro 2 ore dalla fine della gara”
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
“La mia idea è quella di continuare a correre ed
ovviamente mi piacerebbe arrivare a portare a termine una maratona. Vorrei
riprendere anche la bici (tranne che d’inverno). Apprezzo i trail. Se mi chiedessero quale
ultima impresa mi piacerebbe rimanesse impressa nel cuore e nella memoria
allora penso al Sahara”
Ha appena cominciato e pensa già all’ultima gara, ma che gara!
Se son rose fioriranno… ma c’è ancora tempo!
ULTIMORA: Vengo a conoscenza dal blog di
Bio Correndo (alias Fausto Deandrea) dell’ultima impresa di Luciana, che in compagnia di Roberta Giacinti
(AcquiRunners) ha portato a termine il durissimo trail di Portofino di 23,5,
reso particolarmente insidioso dalle ultime piogge (anche durante la gara). Lo
dico con una punta di orgoglio e di soddisfazione perché sono due “allieve” del mio “Corso di corsa” . Inoltre ieri è stato pubblicato sul suddetto blog un
commento sull’organizzazione
della gara di Portofino di una “opinionista” debuttante, di
nome Luciana Ventura… Che sia l’inizio di una regolare collaborazione con i
siti che si occupano di corsa? D’altra parte, la campagna acquisti/cessioni è cominciata, le indiscrezioni sono molte
(vedi articolo a fianco) ma le trattative hanno avuto una battuta d’arresto. Gli appassionati aspettano con
ansia…
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