Inizia oggi la rubrica: Gli allenatori rispondono. Una prima tranche di 6 allenatori, nelle varie declinazioni previste dal regolamento Fidal, con una serie di domande uguali per tutti, ognuno però con la sua storia sportiva di atleta e di allenatore. Il primo "interrogato" è il Prof. Maurizio Di Pietro con alle spalle un'esperienza formativa che non conoscevo, ma dal valore innegabile. Ecco la prima:
Partiamo dal tuo passato sportivo. Da dove arrivi? Quale trascorso hai
nell’Atletica come atleta?
Io atleticamente, provengo dalla Pro Patria Milano, ho iniziato
nella cat. allievi fino a senior specialità 400-800-1500 (PB 50.1 -1.54
-3.56) poi sono entrato nel gruppo sportivo dell'esercito e ho vinto il titolo
italiano militare sui 3000 siepi
Da quanti anni alleni? E come è scattata l’idea di mettersi in gioco come
allenatore?
Ho iniziato ad allenare mentre ancora correvo da quando ho iniziato
gli studi all'Isef 1988 fino al 1996 poi mi sono dedicato ad altro ed ora seguo
degli atleti master ma per passione, non per mestiere la Pro Patria mi diede la possibilità di lavorare al fianco di Giorgio Rondelli (probabilmente l'allenatore più medagliato al mondo nel mezzofondo) e
seguire atleti di fama mondiale
Qual è il tuo target (giovani-master) di atleti? Chi stai seguendo
attualmente?
Ho seguito atleti di livello nazionale e internazionale (Alberto Cova negli ultimi anni della sua
carriera e altri tra cui Modica, Goffi, Andreucci , Leone , Pusterla, Donati) ma ho seguito delle giovani promesse che ho portato a far indossare la
maglia della nazionale. Oggi do dei consigli agli amici master
Nella stesura di un ciclo di allenamenti segui delle linee guida/principi
ben delineati o vengono modellati a seconda del periodo e dell’atleta?
Ogni programma deve essere formulato in base all'atleta che ho davanti,
all'obiettivo da raggiungere e al periodo della stagione (non esiste altra
regola!!!)
L’approccio psicologico è oggi sempre più considerato, quale importanza
riponi sulle capacità mentali dei tuoi atleti? Li alleni anche sotto quel
profilo?
È fondamentale, un atleta teso per la gara deve approcciarsi in maniera
diversa rispetto ad un atleta troppo spavaldo e la tattica di gara oltre che la
tipologia di programma varia a seconda di chi ho davanti
Nella tua esperienza è più determinante un atleta talentuoso o uno
determinato con meno qualità e quale importanza
dai al risultato ottenuto?
Ho visto gente poco
talentuosa vincere tanto e atleti talentuosi perdersi, in questo sport serve la
costanza di far crescere un motore e la voglia di raggiungere un obbiettivo, è
chiaro che se questo capita ad un
ragazzo che ha già delle qualità atletiche notevoli, esce il campione. Attenzione cosa vuol dire
talentuoso? Di Napoli, Lambruschini, Cova sono stati talenti perchè avevano delle velocità di base notevoli, ma per certi versi anche Baldini, Bordin, Panetta, Antibo sono stati talenti perchè sopportavano dei
carichi che altri non riuscivano a fare
Qual è la tua impostazione nell’allenare un giovane rispetto ad un master?
Quali differenze di stimoli devono necessariamente esserci?
Ho sempre detto che chi vuole essere seguito da me deve essere
convinto di allenarsi per raggiungere l'obiettivo, preferisco oggi seguire un
master che vuole fare il suo personale piuttosto che cercar di convincere un
giovane forte a doversi allenare; da un punto di vista tecnico gli allenamenti variano notevolmente nelle due
categorie e vedo in giro su dei giovani commettere grossi errori ...
Se per un master è normale allenarsi in solitudine, quali sono i vantaggi
di un allenamento collettivo e come viene organizzato in un gruppo eterogeneo
di atleti?
La corsa deve rispettare certe regole, le velocità degli allenamenti sono
organizzate in base alla condizione del singolo, insieme si può correre il
fondo lento con atleti simili ed organizzare le ripetute aumentando il numero o
la distanza in base ai ragazzi che ho davanti ,ma è sbagliato fare lo stesso
allenamento insieme perchè uno si allena e l'altro magari fa un allenamento
troppo o poco intenso
C’è un consiglio che ti sentiresti di dare a chi quotidianamente calza le
scarpe per allenarsi?
Sì certo, visto che ti piace correre conviene che corri seguendo dei
suggerimenti di chi ha più esperienza, ho visto tanta gente che si ammazza di
allenamenti e corre sempre più piano, da quando seguo diversi amici nell'alessandrino, posso dire che quasi
tutti hanno migliorato il proprio personale pur avanzando con l'età
semplicemente organizzando i carichi e i cicli di lavoro, come dico sempre la
corsa è un gesto semplice da fare ma complesso da allenare
Una delle domande ricorrenti che mi sono arrivate è sulla richiesta
economica. Qual è il costo per farsi seguire te?
Io chiedo un quid simbolico a
tabella mensile però chiedo una programmazione di almeno tre mesi perchè con meno non si
costruisce molto per info mi possono contattare
Grazie per la disponibilità e se volessi indicarci dove i lettori di Bio
Correndo ti possono trovare sarebbe di grande utilità!
Grazie a te di divulgare le info, comunque i miei recapiti sono
Dott. Maurizio Di Pietro
Cellulare 348-8750748
Email: mauri.dipi@gmail.com
Facebook maurizio di pietro
Tre eventi in divenire:
1) A dicembre un convegno sulla corsa a Casale aperto a tutti ingresso libero dal titolo
“La corsa gesto semplice
da realizzare complesso da allenare”
2) A febbraio uno stage sportivo alle Canarie di una settimana
3) A maggio il giro podistico del Monferrato su tre tappe 1-2-3- maggio
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