sabato 9 agosto 2014

Sovvertire le Abitudini


Mio padre Giuseppe, poco Bio, ma dal cuore grande, mi ha inviato un articolo davvero interessante di Paolo Crepaz, medico dello sport di Trento:
Mi ha incuriosito (l'ho divorato in una sera) un libretto dal titolo Fitnes della mente ( di Katz e Rubin,  Red Edizioni): è un manuale di "neurobica", la scienza che esercita la mente, che aiuta a ricordare e a sviluppare tutti i sensi.
Il cervello, per restare attivo, ha bisogno di novità: scegliere strade diverse per andare al lavoro, lavarsi i denti con l'altra mano, spostare gli oggetti famigliari, fare la spesa in un negozio diverso, portare la famiglia a visitare il proprio ufficio.....

     La routine quotidiana è calda e rassicurante, confortevole e rilassante. Accettiamo con ineludibile rassegnazione che essa porti noia e stagnazione delle idee e delle situazioni. Nelle Upanishad, i tradizionali testi religiosi e filosofici indiani è scritto: "Fai attenzione ai tuoi pensieri: diventeranno parole; fai attenzione alle tue parole: diventeranno azioni; fai attemzione alle tue alle tue azioni: diventeranno abitudini; fai attenzione alle tue abitudini: diventeranno carattere; fai attenzione al tuo carattere: diventerà il tuo destino".
     A volte ci costruiamo da soli, magari senza volerlo, il nostro destino con i pensieri che coltiviamo: "Quella persona è antipatica", "quel conflitto non si risolverà mai", "i politici son tutti ladri", "si sa già come va a finire", "non son capace di fare quella cosa".........    
     Proviamo a chiederci: il pensiero che ho mi aiuta ad essere la persona che vorrei essere? Mi aiuta a costruire le relazioni che vorrei avere? Mi aiuta a dare il massimo e ad agire efficacemente? Mi aiuta a lungo andare a costruire una vita piena e carica di senso?
     E se provassimo, magari approfittando delle vacanze, provvidenziale time-out del corpo e della mente, ad immaginare ,cercare, creare, risolvere situazioni nuove? Assaggiare un cibo diverso, fare la doccia ad occhi chiusi, sedersi a tavola in un posto diverso, scambiere due parole col giornalaio, staccare le cuffiette ed ascoltare la natura, cambiare la suoneria del cellulare, passeggiare a piedi nudi in un prato, imparare ad osare l'olfatto per gustare l'odore del pane, dell'erba appena tagliata, della pioggia che evapora dall'asfalto, prendere un caffè in un bar diverso dal solito, leggere una rivista nuova, telefonare a quella persona il cui numero è dimenticato nella nostra rubrica, provare un gioco o uno sport mai fatto prima, provare a disegnare, a dipingere o a suonare uno strumento.......
     Magari al ritorno dalle vacanze potremo avere pensieri diversi e vedere le cose con occhi nuovi-

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