venerdì 9 maggio 2014

Antidoping. Si salvi chi può!

Doping. Una parola anglofona tristemente conosciuta nell'ambiente sportivo e non solo, chi non sa cosa significhi? E quali guai possa causare e quali conseguenze nel breve e nel lungo periodo provochi alla salute? Siamo ben informati, eppure anche il nostro mondo, quello delle gare paesane, non è immune da questo male.
Basta leggere la cronaca on line dove soprattutto ciclisti amatori vengono "pizzicati" nella garetta del circondario, quando l'unico obiettivo dovrebbe essere quello del benessere e della sana competizione sportiva ed invece 30enni e 40enni extra competitivi viaggiano a velocità stratosferiche e per tantissimi chilometri con prestazioni alquanto sospette o come in alcuni casi chiaramente illecite! Ma siamo sicuri che la stortura sia solo in quell'ambiente? Siamo certi che anche nel nostro ambiente non ci siano gli pseudo furbetti?  Scorrendo le classifiche a distanza di pochi mesi si scoprono miglioramenti netti, prodigiosi a volte, certo non vuol dir nulla, dato che una adeguata preparazione, un periodo di forma dopo una fase "down",  può giustificare un balzo prestativo in avanti, ma il dubbio, dopo tanti avvenimenti resta. Sarei curioso di vedere cosa possa succedere da noi se come a Magenta (Clicca Qui) si presentino medici dello sport e Nas, quanti fuggirebbero? In quello corsa,
 "stranamente" in 10 si sono letteralmente volatilizzati e da noi? Tutti fermi ai nastri di partenza?

Le coincidenze non esistono e mentre scrivevo il post Ari mi indica quest'altro articolo web: Clicca Qui. No comment!

8 commenti:

  1. ACCIDENTI!
    e che non mi si venga a dire che è colpa della società che ci vuole tutti vincenti, belli e famosi... non ci si rende conto di quanto pesi e quanto sia imposta quella che volgarmente chiamano la "farmacia" per poter fare il salto di qualità. Fosse per me butterei nel cesso qualsiasi integratore chimico e non naturale... non salverei nemmeno quello che ti mette le ali.
    (scusa lo sfogo e complimenti per il blog)

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  2. e della scorsa settimana che la Fidal sul suo sito ha pubblicato la squalifica di un m45 per doping, un "atleta" da 17.45 sui 5000.....basta questa notizia per far capire che il problema doping è prima nella testa di chi pensa che il risultato sia tutto e non conti come ci si arriva....il doping c'è sempre stato, probabilmente anche nell'antica Grecia, ai tempi di Dorando petri (e li .....non sapevano neppure che effetto facesse.. la stricnina sulle gengive...) è la mentalità che produce il doping...ancor più assurdo a certi livelli ..... Matteo S.P.

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  3. Vedo che l'argomento ha smosso l'interesse; tra Blogger, FB e qualche messaggio su Whatsapp, ho sentito diverse campane e tutti convengono con l'assurdità di certe pratiche, ma con l'inevitabilità, non nella cultura odierna, ma nell'essere umano in quanto tale. Ahimè siamo fatti male e per chi è religioso, è difficile pensare che siamo stati fatti a sua immagine e somiglianza!!

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  4. li vedrei bene questi controlli ... piu' spesso e volentieri ..!

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  5. E sì Pimpe, ha ragione Ciccò, ma non è detto che con l'impulso giusto e con qualche segnalazione circostanziata possa arrivare qualche controllo a sorpresa anche dalle nostre parti!

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  6. ricordo quando andavo in palestra...dopo un po' che ero entrato nel giro mi dicevano chi prendeva cose (gh, etc...): tutti quelli più grossi. E li non si vinceva nemmeno, non c'erano gare. Quindi ho il forte sospetto che anche nelle nostre corsette ci sia di tutto.
    Cosa fare? Non lo so. Sicuramente l'assenza completa (quasi) di controlli favorisce la pratica scorretta.

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