Le letture degli
ultimi mesi di psicologia, spicciola e applicabile, mi hanno portato a fissare un
obiettivo diverso dal solito, quello non dichiarato della mezza maratona di
Pavia: uscire dalla mia zona di comfort!
“La zona di comfort, nella psicologia
comportamentale, è una condizione mentale di sicurezza dove tutto è
rassicurante, noto; dove ti muovi a tuo agio, senza grandi sorprese”
Colline, salite,
discese a rotta collo il terreno in cui riesco a esprimere il meglio in gara e
10-12 km la mia distanza ideale. Porsi la meta di correre per 21 km in pianura,
ma soprattutto pensare di correre per tre mesi, il tempo della preparazione,
sul piatto di Giardinetto-San Michele-Quargnento il vero salto nel buio. Perché
allora uscire dalla zona di comfort? Per mettersi alla prova, per spostare quella
benedetta asticella un po’ in su, per essere più forte di testa, anzi più “EfficaceMente”
(il sito da cui ricevo delle interessanti mail motivazionali).
Tre mesi intensi, solo due allenamenti non portati a termine e tante corse che mi hanno lasciato un dolce retrogusto di fatica e soddisfazione che rimarranno ben impressi. L’obiettivo dichiarato è correre sotto l’oraeventiminuti. La scelta della mezza di Pavia è stata casuale, cercavo una gara, sulla distanza, due settimane prima della corsa sul Monte Sant’Antonio di Macomer e senza tante curiosità l’ho scelta. I successivi commenti di chi l’ha corsa però non mi lasciavano scampo. Percorso sì di pianura ma ricco di insidie, quelle che non permettono di fare il tempo. Così se vorrò raggiungere il traguardo cronometrico dovrò sicuramente correre oltre a quanto prefissato.
Il 6 ottobre
finalmente arriva, sento il timore reverenziale per la distanza, ma sono convinto
di poter gestire la gara al meglio e testa e gambe sembrano rispondere bene. I primi
km fanno subito capire il “carattere” della città! Ciottolato, Tavelloni, ponti
sul Ticino, suggestivo il doppio passaggio sul Ponte Coperto, piccoli strappi
in città e i lungo fiume non propriamente piani. Alterno qualche compagno di
corsa, quello con cui condivido più strada è Marco di Casorate, dal 6°/7° fino
al 14° ci alterniamo e chiacchieriamo, sintomo che stiamo bene entrambi, il
ritmo è 3’46” di media, ma sto bene e dal 15° decido di aumentare, cambiar passo
per raggiungere il gruppo davanti a me che acciuffo abbastanza agevolmente. I
medi, ma soprattutto i progressivi corsi in questi mesi danno i loro frutti
penso, ma non c’è tempo per pensare, i km scorrono velocemente, 18-19, ormai è
fatta, aumento ancora nel centro del paese, 20-21, allungo finale incrociando
lo sguardo rassicurante e festante di Arianna appostata sulla finish line.
Stop: 1:19’30” che sarà poi un bel 1:19’28”. Sono soddisfatto, il doppio
traguardo è stato raggiunto; senza Norma&Paolo,
grazie, non ce l’avrei fatta, senza i loro consigli, ma soprattutto
senza il loro sostegno non avrei portato a termine la preparazione, figuriamoci
presentarsi ad una mezza maratona!
Soddisfatto?!
(La domanda me la propone il mio odioso e rumoroso Io). Non proprio. La
gratificazione per aver raggiunto un risultato cronometrico, cioè un numero,
non è quello che cerco nella corsa; la fatica, la poesia, la catarsi, la
metafora della vita, di una gara come “Il
Giro del Morto” di Valmilana, la Bestieta di Camagna o la corsa di Ozieri in
Sardegna non hanno paragone, una questione di approccio, di sensazione, di
emozioni.
Allora posiziono
la barra verso Macomer, verso il mio Monte, verso gli Amici dell’Isola, verso
le Emozioni che cerco!
Ad Maiora dalla
Munfrà Valley!!
Apperò, ma complimentissimiiiiiiiiii, ma che razza di crono! Come psicologa dello sport ti dico che le motivazioni erano giuste!
RispondiEliminaGrazie Anna, ho pescato la giornata giusta, al termine di un buon periodo di allenamenti e di lavoro di "testa".. E' andata bene ;-)
Eliminahai una gran testa!
EliminaComplimenti davvero per tutto: il tempo e l'approccio mentale!
RispondiEliminaMi hai dato molti spunti!
bravo. bella prova su un persorso duro.
RispondiEliminaGrazie ancora. Come già scritto più che il risultato cronometrico è stata la gestione della gara a darmi soddisfazione: 3'46"/km ai 10000 e 3'45"/km finale di media, il famoso "negativo" di quando nuotavo e il "negative split" di oggi che è più elegante.. Dannati inglesi :-)))
RispondiEliminaA parte i complimenti per il tempo (che è relativo, ma il tuo è un gran bel tempo!) e per la gestione della gara, devo farti i complimenti per il pezzo. Non avevo mai preso in considerazione la "gestione psicologica" dell'evento, credo che darò un'occhiata al sito che consigli, metti mai che ci scopro nuove dimensioni e qualche dritta utile ;D
RispondiEliminaComplimenti!
RispondiEliminaBeh , sinceramente me lo aspettavo; questa mattina ero convinto di trovare un post del genere! ;-)
Ti ho seguito in questi mesi di preparazione e le premesse c'erano tutte; quindi, a meno di qualche imprevisto, stare sotto gli 80 minuti, per te, era fattiblissimo.
Però, come al solito, mi hai dato anche un ulteriore spunto di riflessione: "la zona di confort".
Beh, complimentoni! E ora dritto verso l'Isola. E viva S. Antoni!!!
RispondiEliminaComplimenti per il risultato; più che per il cronometro, per la spinta che hai saputo dare per spazzare via la tua zona comfort... Buone Corse!
RispondiEliminaBravissimo Fausto!!!! sapevo che tiravi fuori una buonissima gara.. nonostante qualche piccolo problemino in alcuni allenamenti!! Fausto-Norma&Paolo ora devono fare una bella prestazione in casa ;) ;) a presto Fausto!!
RispondiEliminaGrazie e Arrivo Davide!! 10 giorni, anzi meno è sarò sull'isola..
Eliminache dire!!!!!,mi allineo perche i complimenti sono superflui,non avevo alcun dubbio sulla tua magnifica prestazione e penso che nella tua terra saprai fare anche meglio,attento però che nella tua isola non avrai quella zona di confort.Forse un pò di pressione ci sarà, per mille motivi che tu conosci meglio di me.Ad ogni modo
RispondiEliminaconsiderando il tempo di Pavia e la facilità con cui è venuto, mi
permetto di avanzare l'ipotesi di un' 1.17.e rotti,alla nostra mezza di Trino.............ciao claudio
Grazie salentino acquisito! L'ultima gara di quest'anno sarà fra due settimane, poi remi in barca e altri obiettivi extra sportivi all'orizzonte!
Eliminaclap clap! sognare forte, porta lontano....
RispondiEliminaGrande fausto
RispondiEliminaUomo ce l'hai fatta! Grazie ;-)
EliminaComplimentoni !!!! Gran bel tempo. Road Runner corre sempre più veloce.
RispondiEliminaFabio, Maria Vittoria & Francesco
Bip bip!! Questa volta però niente saluto convenzionale al traguardo. Leo è rimasto a casa con la nonna, il clima non era il massimo.. Grazie per esser passati dal mio "Cortile" e aver lasciato un segno!
EliminaVolevo rispondere a tutti singolarmente ma desisto. Grazie a tutti per i complimenti e per aver lasciato un segno. Vedo che la storia della zona comfort ha lasciato il segno.. Oltre che su di me! Grazie ancora..
RispondiEliminami allineo ai complimenti e dopo la frase di einstein riporto quella di un tale che abitava ad asti e a cui son intitolate molte vie:"volli, sempre volli, fortissimamente volli!"
RispondiEliminaQuel tale che ha dato anche il nome a una società di quelle parti :-) .. Scopro oggi il tuo blog. Triatleta di Alessandria?
Eliminaciao fausto, avevo cliccato sulla casella sbagliata ed è comparso il mio nick name.son paolo zucca e ti riconfermo i complimenti..ad maiora!
EliminaGrazie e Ad Maiora semper!
EliminaNon glielo dire, magari non se ne accorge! :-)) Forza Emiliano che ti rimetti in carreggiata
RispondiEliminagrande fausto hai fatto una gara inpeccabile,,,,hai centrato l'obbiettivo e hai finito anche in progressione poi su una mezza non e facile,,,,,ora fatti valere giu in sardegna e salutami i miei compaesani,,,ancora complimenti......ciao
RispondiEliminaGrazie Alessandro! In effetti il negative split ancora oggi mi gratifica.. Progressioni, beate progressioni!!
EliminaMi aggiungo al coro dei commenti perché sento di condividere i tuoi stessi spazi di ricerca, di passione e di trasformazione delle emozioni. Non c'è motivazione più forte di quella interiore, che esplode in certi casi della vita. E le particelle elementari, le emozioni pure, che seguono l'esplosione, raggiungono i posti più lontani, seppure effimere. Qui innescano altre collisioni, si raccontano il viaggio prima di cedere la loro energia vitale. Il racconto della tua gara è un frammento che ha raggiunto me e altri come me. Grazie.
RispondiEliminaHo notato anch'io questa empatia e il modo, lo stile di raccontare noi e la corsa è assonante, la ricerca di un spunto che ci faccia sussultare sulla sedia mentre che scriviamo, lo stesso, sussulto, che ricerchiamo nella corsa!
EliminaBravissimo Fausto! Hai superato un tuo traguardo personale! Le ultime cinque righe del tuo intervento le condivido così tanto che potrei averle scritte io stesso! Ciao! :D
RispondiEliminaLo immaginavo Mattia, i tempi e i numeri, o meglio l'ossessione per quelli, lasciamoli ai professionisti..
EliminaSei un grande!!!
RispondiEliminaSei un grande!!!
RispondiEliminaComplimenti Fausto, piu' per il bellissimo resoconto che per il tempo. Attento pero', che fuori dalla zona di comfort e' pieno di tentazioni e di pazzi pericolosi, te lo dico io che ci vivo ormai da anni ...
RispondiEliminaGrazie Antonella..
RispondiElimina@Lorenzo se viver fuori dalla zona di confort significa avere il tuo estro nello scrivere divento un fachiro!!!
Bravissimo...infatti ti ho visto bello brillante prima della partenza!
RispondiEliminaHo rischiato di rimanere bloccato con la schiena poco dopo che ci siamo incontrati, ma effettivamente ero pimpante!
EliminaUna bella testa dura! bè ricordo che durante il militare ho concosciuto la vostra fama(voi Sardi) per la testa dura :-)))
RispondiEliminaSono di Casale Monferrato! Anche se mi piace l'equivoco sardo.. In Sardegna ho vissuto quasi 6 anni per lavoro e una parte di me non si è mai spostata dall'Isola!
EliminaQuando ti sei avvicinato per salutarmi e mi stavo legando le scarpe ho tentennato un attimo a rialzarmi per una fitta improvvisa alla zona lombare, ho temuto il colpo della strega!!!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Eliminaleggo adesso
RispondiEliminabravo fausto sai orientarti sul sentiero per arrivare alla cima
non male
quanti k riesci a fare settimanali, qunado realizzi sti tempi?
60-70, ma è la qualità che fa la differenza!
Eliminami serve da paragone, ma vedo che la proporzione è quella
Eliminaio faccio solo qualità ma arrivo a 35-40k prima di una gara di mezza
infatti il crono sulla mia mezza di 1:25 ci stà