Nella foto: Bio Correndo, Sergio Lo Presti, Irene Sinesi, Emma Cavallari e nel tondo Emma Quaglia
Qui il video e a seguire il contributo di un'altra Emma, Quaglia! L'icona dell'Atletica Leggera ligure:
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Emma Linda Quaglia ci racconta il suo ricordo su Sergio Lo Presti e sul record del primo titolo italiano sui 3000 siepi. La disturbiamo nel suo primo giorno di vacanza, ma è disponibile (come sempre) nel regalarci un suo pensiero e ricordo:
Lo Presti mi ha insegnato come si sta sul campo, cosa vuol dire allenarsi, cosa significa essere un'atleta, pensare da atleta, comportarsi da atleta. Mi sono allenata con Lo Presti dai 18 anni fino ai 30 per cui mi ha formato e forgiato. Abbiamo passato dei bellissimi momenti e altri difficili, siamo due caratteri forti, ci siamo scontrati diverse volte, però se mi guardo indietro è sicuramente l'uomo che mi ha reso un'Atleta con la maiuscola e che mi ha dato gli strumenti per fare un ulteriore salto e dedicarmi allo sport professionistico.
Per quanto riguarda il mio primo titolo italiano è stata una giornata stupefacente, non solo per il risultato tecnico, ma proprio per una serie di circostanze. Sono arrivata ai Campionati Italiani senza velleità di medaglie, sapevo di star bene, ero in forma, ero in condizione, ma non avevo pressioni. Quel giorno penso sia iniziata la mia carriera di atleta, di atleta vera. Era il 22 luglio 2002, lo ricordo perfettamente perchè era il compleanno di mia mamma, prima della gara Sergio mi ha fatto un discorso "Nei 3000 siepi vince chi esce per prima dall'ultima riviera, questo non vuol dire che se ci arrivi per seconda o affiancata a un'avversaria sia tutto perduto, però devi stare attenta a dare tutto, uscire dall'acqua per prima e fare quella manciata di metri più forte che puoi". In gara ci siamo sgranate progressivamente, siamo arrivate io e Pierangela Baronchelli nell'ultima riviera, io ero leggermente dietro, così l'ho attaccata all'esterno, poi con quelle parole in mente sono riuscita a chiuderla e a uscire veloce dall'acqua, siamo arrivate quasi appaiate all'ultima barriera poi mi ricordo benissimo che scendendo dalla barriera ho buttato un occhio di fianco e non l'ho vista, ho pensato allora vinco io, poi nei metri restanti fino al traguardo pensavo: vinco, vinco, vinco. Poi in carriera ho fatto tante altre cose importanti, magari anche più importanti, ma quella gioia che ho provato quel giorno la sento ancora dopo 21 anni. E' stato incredibile, poi ho stabilito anche il record italiano (10:16.21), c'erano i giornalisti che mi aspettavano per intervistarmi. E' stato l'inizio della mia carriera importante, è un ricordo che mi fa ancora venire i brividi. (Anche noi a leggerti!)
Il 15 agosto sarà il compleanno di Emma, buon compleanno in anticipo o come il caffè sospeso, sarà usato al momento giusto!
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