Un passo indietro. Sabato pomeriggio ad Alessandria è andato in scena il meeting in pista dal nome particolare "Gare scarsamente organizzate", denominazione che non prende origine dalle capacità organizzative della società alla regia, ma dalla proposizione di distanze poco proposte nei vari incontri nei campi sportivi, motivo che ha spinto, per esempio, una formazione fiorentina ad affrontare una lunga trasferta dalla Toscana al Piemonte.
Domenica mattina il racconto dei risultati e dei protagonisti giovanili e assoluti (CLICCA QUI per saperne di più), la luce dei riflettori, nella serata di ieri, si è direzionata su Debora Ferro, nel titolo il suo exploit.
Lei astigiana, classe 1973 (SF50), difende i colori della Vittorio Alfieri e da 2-3 anni si sta mettendo in evidenza per una progressione atletica e di risultati che non è passata inosservata, almeno per chi osserva il circuito podistico piemontese. "Sì, è cresciuta tantissimo e specialmente sulle gare brevi in pista. Ha fatto ottimi tempi dai 400 ai 3000, però può ancora migliorare...". Queste le parole di Paolo Musso, decano atleta astigiano, suo allenatore che in quei tre puntini di sospensione lasciare trasparire un prossimo futuro fatto di altri progressi e prestazioni da "circoletto rosso".
Continua Paolo:" La seguo da circa tre anni, lei è molto impegnata e riusciamo a programmare gare ed allenamenti sempre con difficoltà. Usiamo le gare in montagna come allenamento per fare forza muscolare e, a quanto pare, questa ricetta riesce bene sul suo fisico".
Bene. La curiosità è donna, ma anche giornalistica. Che lavoro fa Debora? "E' la direttrice della biblioteca del Seminario di Asti, analizza testi antichi".
La fantasia è il sale della vita e l'immagine è cinematografica. Una Clark Kent (di certo lei non è paragonabile a Cat Woman per timidezza e riservatezza) al femminile. Di giorno ingessata in una veste tra l'istituzionale, il dirigenziale e la studiosa che improvvisamente, nei ritagli di tempo visto che è anche mamma di due splendide ragazze (nel suo profilo di whatsapp le mostra con il giusto orgoglio) si trasforma in una podista agguerrita che mette in pratica i consigli di Paolo con la determinazione che serve per migliorarsi e raggiungere traguardi anche quando lo sport è il corollario alla vita di noi master.
La sua stagione in pista è partita con il piede giusto, ai Campionati Italiani Indoor di Ancona Debora ha vinto l'oro nei 1500 metri, campionessa italiana, un traguardo per pochi, una tacca significativa sul curriculum. Da non sottovalutare anche i 15075 metri della sua vittoria tra le donne alla 24x1h del mese scorso.
Domenica al campo di viale Massobrio ad Alessandria l'atleta della Vittorio Alfieri Asti si è cimentata nei 3000 siepi dove ha concluso al terzo posto assoluto. Fin qui nulla di speciale, se non il fatto di aver battuto delle 20enni.
Le parole di Debora in uno scambio di messaggi:" Avevo fatto le siepi lo scorso anno a Torino per coprire la gara (14 maggio 2022 - 13:03.95 da SF45). La mia preoccupazione non è sicuramente il 3000, ma il salto sì perché non lo provo mai. Ieri (domenica) però mi sono sentita molto bene e ho sicuramente migliorato il il passaggio delle riviera, credo sia stato quello a farmi migliorare. Non mi sarei mai aspettata il record italiano. Però mi sono talmente divertita che potrei inserire le siepi fra le mie gare master".
Il suo crono? 12:36.30 che spazza via il 13:14.28 realizzato da Paola Impedovo a Roma il 06.05.2017. Il valore del tempo fatto registrare domenica è nell'aver accarezzato anche il primato della categoria delle più giovani SF45 che è di 12:35.32.
Il 2023 è ad un terzo della stagione, ma Debora ha già dimostrato di essere una delle grandi protagonisti master piemontesi.
Info e Iscrizioni qui: www.portedipietra.it
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