sabato 1 aprile 2023

Gianni Maiello, la squalifica di due anni dell'antidoping. Il fatto e l'intervista su Bio Correndo.

Gianni Maiello, la squalifica di due anni dell'antidoping. Il fatto e l'intervista su Bio Correndo.
Una vicenda complicata è quella che sta affrontando Gianni Maiello. La sentenza del 24 marzo scorso, a cura del Tribunale Nazionale Antidoping n. 1/23,  è un macigno. Squalifica, a suo carico, per anni 2 a decorrere dal 24 marzo 2023 al 23 marzo 2025.

Gli articoli contestati sono il 2.3, 11.3.1 del CSA 2023
2.3 Elusione, rifiuto o mancata presentazione da parte dell’Atleta a sottoporsi
al prelievo del campione biologico
Eludere la raccolta del campione biologico o rifiutarsi di sottoporsi o non presentarsi al
prelievo del campione biologico senza una valida giustificazione a seguito della notifica
da parte di una Persona specificamente autorizzata.
11.3.1 Per le violazioni degli articoli 2.3 o 2.5, il periodo di squalifica sarà pari
a quattro (4) anni, ad eccezione delle seguenti condizioni: (i) nel caso
di mancata presentazione alle operazioni di prelievo del campione
biologico, qualora l’Atleta sia in grado di dimostrare che la violazione
delle norme antidoping non sia stata intenzionale, il periodo di
squalifica sarà di due (2) anni; (ii) in tutti gli altri casi, se l’Atleta o altra
Persona siano in grado di dimostrare circostanze eccezionali che
giustifichino una riduzione del periodo di squalifica, il periodo di
squalifica applicabile va da un minimo di due (2) anni fino a quattro
CSA, versione 1.0, in vigore dal 1° febbraio 2023
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(4) anni, a seconda del grado di colpa dell’Atleta o di altra Persona;
ovvero (iii) nel caso in cui siano coinvolti una Persona Protetta o un
Atleta ricreazionale, la sanzione va da un massimo di due (2) anni di
squalifica ad un minimo di un richiamo con nota di biasimo e nessun
periodo di squalifica, a seconda del grado di colpa della Persona
Protetta o dell’Atleta ricreazionale.
La sanzione NON è quindi riferibile alla presenza di sostanze proibite, ma al rifiuto di sottoporsi al controllo (effettuato quello del sangue, non quello delle urine) L'esame del sangue, racconterà Gianni, è risultato NEGATIVO. Com'è andata? Cos'è davvero successo? 

Chi frequenta i trail, soprattutto quelli liguri, conoscerà sicuramente Gianni, atleta master, acquese, classe 1969. Cosa gli è accaduto ce lo descrive direttamente lui, noi di Bio Correndo cercheremo di riportare i fatti come si sono svolti secondo il suo racconto. 

- B.C.: Ciao Gianni raccontaci cosa ti è accaduto. 

- G.M.: Più o meno a metà novembre, il 12 o il 13, verso le 7,20 mentre io stavo uscendo di casa per andare a lavorare, si è presentato un medico dichiarando di essere un medico dell'Antidoping e di dover fare un controllo a sorpresa a - Giovanni Maiello -. La mia reazione è stata di stupore, non sono un atleta élite, non rientro nella lista dei "whereabouts", non immaginavo nemmeno che si potessero fare dei controlli a sorpresa agli amatori, comunque dopo un attimo di sorpresa in cui il dottore mi ha spiegato che gli avevano dato questo incarico, l'ho fatto entrare chiedendo di fare in fretta perchè dovevo presentarmi al lavoro. Abbiamo fatto il controllo ematico e compilato tutti i documenti burocratici, al momento del controllo sulle urine ho avuto difficoltà, non riuscivo a urinare, dopo più di mezz'ora a furia di bere e insistere sono riuscito a urinare un po', ma non quanto richiesto per il prelievo.  Al che ho spiegato al medico che ero stato da poco assunto a Savona alla Casa della Salute, avevo dei lavori programmati da effettuare ed ero già in ritardo. Il dottore mi è sembrato comprensivo e disponibile, ha anche chiamato un collega per capire cosa fare visto che per lui era una situazione nuova, decidendo poi di verbalizzare il tutto comprese le mie esigenze lavorative, come indicato nel documento sotto riportato compilato a mano

- B.C.: Tutto a posto quindi, il caso si è chiuso così?

- G.M.: E' quello che pensavo, invece dopo un mese e mezzo circa mi arriva una notifica dalla NADO in cui veniva riportato che io mi ero rifiutato di fare il controllo e rischiavo una squalifica di 4 anni più un'ammenda che doveva essere quantificata. Al che chiamo il medico per capire cosa sia successo visto che mi aveva tranquillizzato. Il medico mi sembra stupito, anche per lui la decisione appare strana, ma per poter far valere le mie ragioni potevo solo aprire una pratica legale. 
Mi affido quindi ad un avvocato a cui racconto tutto e porto diverso materiale, la busta paga, gli appuntamenti presi in quel giorno, chiediamo una videoconferenza con il Procuratore della NADO, ma da questo primo incontro non abbiamo ottenuto nessun risultato in quanto per il Procuratore la faccenda era chiusa con la squalifica, per essere in regola avrei dovuto continuare con il prelievo e piuttosto non andare a lavorare, l'unica cosa che poteva fare era uno sconto della squalifica.

- B.C.: Il medico ti aveva avvertito di cosa avresti rischiato andando via e interrompendo la pratica?

- G.M.: No, anzi come ho già detto, mi sembrava che avesse capito il mio problema, soprattutto visto che dopo i 50 non è facile trovare un lavoro, io avevo dovuto chiudere un'attività commerciale ed ero stato assunto come dipendente da poco. Sono andato a lavorare tranquillo pensando di aver fatto il possibile, in fondo avevamo fatto il prelievo ematico completo e comunque a quello delle urine non mi ero sottratto

- B.C.: Dopo cosa è successo?

- G.M.: Mi arriva un'altra comunicazione della NADO in cui la squalifica era stata ridotta a due anni e l'ammenda determinata in 1000 euro. Naturalmente la cosa non mi stava bene, mi sembrava un'ingiustizia, a quel punto, d'accordo col mio legale, abbiamo deciso di andare in udienza. Se devo essere squalificato deve essere per un motivo valido, non per un cavillo. Abbiamo chiesto i risultati del controllo ematico che è risultato negativo. L'udienza sembrava andare bene, ma al momento delle dichiarazioni del medico, la sua versione è stata diversa dai fatti e dalle rassicurazioni che mi aveva dato sia il giorno del controllo sia successivamente al telefono. 
In breve lunedì scorso mi è arrivata la notifica della squalifica di due anni con le spese legali da pagare e l'ammenda di 1000 euro. Senza contare i circa 5000 euro di legale

- B.C.: E ora cosa pensi di fare? 

- G.M.: Mi sembra proprio un'ingiustizia, io non sono stato informato nè di quello che rischiavo, nè del fatto che ci siano dei casi in cui i controlli si possono evitare per problemi particolari. Ora con il mio Avvocato ci siamo studiati il regolamento, ma il giorno del controllo ero impreparato e mi sono fidato di quello che mi diceva il medico. 
Ora vorrei poter rendere pubblico quello che mi è accaduto perchè mi sembra proprio un'assurdità. 
Farò poi anche dei video sui miei canali social

- B.C.: Un controllo a sorpresa a casa di un Master è in effetti singolare, pensi che ci sia stata una segnalazione da parte di qualcuno?

- G.M.: Sì, sicuramente c'è stata una segnalazione, forse qualcuno invidioso, ma non avevo niente da nascondere, solo un mese prima avevo fatto il test antidoping al Trail del Moscato ed era negativo, come era negativo quello ematico fatto a sorpresa, per questo mi fa irritare maggiormente avere una squalifica con la motivazione di non aver concluso la procedura

- B.C.: Potresti procedere ancora legalmente?

- G.M.: Il prossimo step sarebbe di rivolgersi al Tribunale Federale Antidoping di Ginevra, ma i costi sono troppo elevati, indicativamente non meno di 20000 euro, la corsa per me era un divertimento, una passione, non è il mio lavoro e alla mia età quello che potevo fare l'ho fatto e a questo punto se non posso più gareggiare non me ne importa, vorrei però che la mia storia venisse resa pubblica


La storia di Gianni appare anche a noi singolare, soprattutto trattandosi di un master, purtroppo proseguire con la giustizia sportiva non è per tutti, i costi sono elevati e solo chi ha un certo agio economico può affrontare tutti i gradi del Giudizio. Affrontare un simile sforzo è pensabile solo nel caso di un atleta professionista che affronterebbe la battaglia legale per la prosecuzione della carriera sportiva. Ha senso per un master?

Quanto successo non intacca la stima che Bio Correndo ha sempre avuto per Gianni, indipendentemente da cosa deciderà di fare nell'ambito della sentenza subita.

La norme dell'antidoping sono consultabili sul sito della NADO: www.nadoitalia.it

Il verbale redatto il giorno dell'antidoping:

Gianni Maiello, la squalifica di due anni dell'antidoping. Il fatto e l'intervista su Bio Correndo.




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