"Oh Nanni!" ... mi sorride come qualcuno che non si vede da tempo e finalmente lo si rivede e, se non ci si abbraccia in senso stretto, lo si fa con gli occhi e con il sorriso. Così mi è sempre sembrato il sorriso di saluto di Nanni Loi.
"Allora"? ... che poi Nanni cosa può capire da un allora?
Mi avvicino.
"E' tanto che non ci incontriamo alle gare. Come stai? Eri fermo? A Capriata non si può mancare"! Lo investo di parole, io me le sarei già dimenticate ed invece.
"Ciao Fausto", voce baritonale la sua, inconfondibile. "No, sto bene, mi sono dedicato alle Spartan ne ho fatta una poche settimane fa ed oggi, sì, sono qui, è sempre bello correre da queste parti".
"Spartan! Forte, ti ricordi quando ne volevamo fare una insieme a Maggiora? Peccato che sia sempre rotto. Ora vado, ma poi mi racconti l'ultima...". Un pollice alzato e un altro sorriso è l'ultimo ricordo che ho di Nanni Loi e anche il retrogusto amaro di aver lasciato in sospeso una chiacchierata che al giorno d'oggi è sempre confinata ai ritagli di tempo, quasi un orpello e non più il punto di partenza dello stare insieme.
Questa mattina però è arrivata la doccia fredda in una telefonata che ha reso questo sabato 12 novembre surreale, triste, insopportabilmente grigio per le tonalità d'umore che non virano mai su un colore pastello. Nanni Loi è morto con la forza dirompente delle parole, quelle che spesso non si usano per addolcire lo shock del distacco, quello a cui non si è mai pronti, soprattutto in giovani uomini e sportivi come Nanni che avrebbe compiuto 41 anni il prossimo 1° dicembre.
Ero certamente il suo presidente, figura che non ho mai sentito mia, mi piace pensare che un direttivo di una squadra podistica amatoriale esuli da figure ingessate precostituite ed io, Rosa, Arianna, Paolo e Gianni spero di esser stati per lui delle figure amiche, magari di riferimento al netto del ruolo ricoperto; coloro che si incontrano con piacere nella condivisione di una stessa passione e Nanni era un VerdeBio, tesserato Bio Correndo AVIS della prima ora, ma proprio dagli albori. La società costola di questo portale è nata a ottobre 2016 e per quei pochi mesi Nanni aveva già esclamato:" CI SONO" e da quel giorno era rimasto con noi correndo, sudando, faticando, ma sempre con il sorriso, quello che si è illuminato ancora di più quando è nata la piccola Cristina e che alla Corsa delle Lanterne 2019, era il 3 luglio, abbiamo festeggiato con un cartello celebrativo a sorpresa.
Il vuoto è grande ed è proprio la parola che ci indica la difficoltà di oggi e dei prossimi giorni. Vuoto. Provare a spiegare cosa significhi si farebbe solo un esercizio culturale e filosofico velleitario. L'assenza si prova, si vive e non si spiega. Si può tentare di scostarla, ma in giornate come questa è impossibile con il dolore nemmeno tanto sotto traccia al pensiero di Tatiana, la moglie e della piccola Cristina e di chi con Nanni ha vissuto e condiviso una parte della propria vita.
Si dice che scrivere sia taumaturgo, capace cioè di allontanare gli spettri che certi eventi inducono a vivere. Non è così, non oggi.
Appena saranno rese note le celebrazioni funebri ne daremmo conto.
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