sabato 6 agosto 2022

Rachele Mori conquista l'oro ai Mondiali U20 nel martello. Bronzo nel lungo per Marta Amani

Rachele Mori conquista l'oro ai Mondiali U20 nel martello. Bronzo nel lungo per Marta Amani
ORO per Rachele Mori! Nella notte italiana sono arrivate le prime medaglie italiane ai Mondiali di Cali in Colombia. 

Che Rachele Mori potesse distinguersi positivamente era nelle aspettative, ma la medaglia d'oro è stato il coronamento di una finale incredibile. 

Incredibile quanto snervante, la gara è stata interrotta per quattro ore per la pioggia, una lunga sosta difficile da sostenere a livello psicologico, ma non per la nostra atleta che è tornata in pedana ancora più decisa e determinata. Dopo il lungo stop riesce a piazzare il lancio vincente, 67,21, accompagnato da un urlo liberatorio. 

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Sul secondo gradino del podio sale Paola Bueno Calvillo con 62,74, bronzo Raika Murakami con 61,45.

“È stato bellissimo e pian piano metterò a fuoco il tutto. Intanto mi sento di fare un ringraziamento speciale al mio allenatore Massimo Terreni. E dico grazie anche a Sara Fantini: il suo quarto posto mondiale mi ha dato quella carica in più, ci siamo sentite prima della gara ed è stata davvero di stimolo”. Le parole di Rachele. 

Giornata positiva per i nostri colori, nella notte arriva anche il bronzo di Marta Amani nel salto in lungo. 
Anche per Marta la pioggia non è un problema, anzi proprio sotto l'acqua la nostra Azzurra effettua la sua rimonta.
Si ritrova sesta sino all'ultimo salto, poi il balzo vincente fatto di tecnica e di voglia di dare il tutto per tutto. 6, 57 personale e misura che le consente di volare davanti a tre avversarie e agguantare il terzo gradino del podio. 
Medaglia d'oro per la bulgara Plamena Mitkova con 6,66m e argento per la colombiana Natalia Linares 6,59m. 
Felicissima Marta Amani che alla Federazione dichiara:" Sono veramente contentissima, in quell’ultimo salto ho cercato di dare tutto quello che avevo ho saltato per la mia allenatrice, per mia mamma, per chi mi vuole bene. Ero talmente concentrata su me stessa che quasi non mi ero accorta della possibilità di arrivare terza, ho cercato di guardare la classifica il meno possibile. Il gruppo dei compagni azzurri ha fatto tantissimo tifo e li ringrazio. La pioggia? No, non si è rivelata un fattore, non mi ha ostacolata troppo. Il primo salto, il 6,24, l’ho messo dentro quando ancora non pioveva. E all’ultimo salto ho pensato a tutti gli allenamenti fatti e ho trovato le energie dentro di me. A differenza dei salti precedenti, lì non ho lasciato centimetri o fatto errori da nullo, ma pensavo fosse un sei e quaranta, non di più. E invece no, è bastato per la medaglia”





Foto: Sergio Mateo

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