giovedì 14 luglio 2022

L'incidente di Grosseto richiama la necessità di migliorare la rete ciclabile

La notizia è già stata riportata dai vari quotidiani nazionali, in Provincia di Grosseto, a Braccagni, un'auto ha investito un gruppo di ciclisti. 

Un ottantenne a bordo di una Panda ha avuto un malore improvviso perdendo il controllo della vettura e piombando su un gruppo di cicloamatori , una ventina circa gli amici che avevano approfittato della bella giornata di sole per un giro in compagnia. Tre ciclisti nella parte centrale del gruppo non riescono a schivare l'auto. Il drammatico bilancio dell'incidente è di 4 vittime, i tre ciclisti, Antonello Panico di 56 anni, Roberto Seripa 71 anni e Milo Naldini 73 anni e il conducente dell'auto, sei ciclisti sono rimasti feriti e ricoverati, fortunatamente non sono in pericolo di vita. 

Molti attraverso i commenti dei social network si sono scagliati contro il conducente data l'età avanzata, ma un malore può accadere a tutte le età, inoltre non sono meno pericolose le distrazioni da cellulare, il punto su cui occorre sempre tornare è che in Italia mancano le piste ciclabili. 

L'incidente è avvenuto sull'Aurelia, una strada molto trafficata in cui è difficile la coesistenza tra automobilisti e ciclisti. La rete ciclabile in Italia è ancora troppo poco sviluppata, certo non è possibile pensare di mutuare la situazione della Danimarca, dato anche la nostra conformazione geografica, ma gli incidenti ai danni dei ciclisti sono troppo frequenti per rimandare ulteriormente la soluzione di questo problema. 

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