Il titolo è già esplicativo. Per 3 giorni Bio Correndo sarà a ritmo ridotto soprattutto per la home page, mentre resteranno invariati gli aggiornamenti delle classifiche, nelle due sezioni dedicate. Qualche aggiornamento verrà proposto sui socialnetwork Bio Correndo che come scritto nell'incipit saranno con il nuovo profilo FB, in attesa (speriamo) di ripristinare la pagina.
Un roboante "Embeh" o un "Chissenefrega" a questa notizia risuona nella mente di chi legge, le informazioni del podismo non sono una esclusiva e certamente la home page Bio Correndo non è di "particolare interesse" come di recente ci siamo sentiti dire, ma, vista la solita puntualità nelle pubblicazioni, abbiamo preferito informare che i lanci saranno ridotti, rimanendo invariata la proposizione delle classifiche.
Saremo dunque su un teatro diverso, non i campi gara abituali e nemmeno una vacanza, ma in un luogo ricco di emozioni che si intersecano con la storia recente dell'Italia con quel concetto di resistenza e memoria che devono far parte di ogni cittadino, rispolverando che principio di educazione civica che sembra essersi smarrita nelle maglie fitte della comunità Italia.
Mi ricordo a dodici anni un pomeriggio di soleMi portò a un funeraleMa era uno specialeChe non c'era neanche un morto parenteNeanche un conoscenteSolo un sacco di genteSeria molto compostaUna specie di festa al contrarioE mio padre MarioMi diceva "Quando avrai un po' più anniPotrai dire io c'eroAi funerali degli agenti della scorta di Moro"
....
E mi teneva sulla testa una mano
Quel pomeriggio è lontano
Quasi venti anni fa
I negozi che chiudevano in tutta la città
Ogni cosa era strana nella mia fantasia
Non capivo perché in giro c'era tutta quella polizia
Le sirene spiegate
Le serrande abbassate
Sono più grande ma le cose non sono cambiate
La mia mano è più grande
E mio padre più anziano
La mia mamma si preoccupa perché sono lontano
Questa storia che ho detto con la rima baciata
Non so forse neanche io perché ve l'ho raccontata
Forse il centro di tutto è quella mano che mio padre mi appoggiò sulla testa
Questo è quanto mi resta
Un ricordo profondo
Grande come il mondo
Questo gesto che mio padre ebbe il cuore di fare
Questo gesto d'amore mille volte più potente di un pugno
In questa notte di giugno in cui scrivo
Mi fa essere vivo
Pronto ad essere padre a mia volta
E a spiegare a mio figlio bambino
Come ogni destino si unisce si confonde e si intreccia
In comune con le altre persone
Gli dirò che ogni schiaffo e ogni pugno che è dato
Ogni piccolo diritto che nel mondo è violato
è una ferita per tutti gli esseri della terra
E finché non c'è giustizia ci sarà sempre guerra
Un paio di link di interesse: Fondazione Giovanni Falcone - Libera.
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