Belgrado ha gli occhi puntati addosso. Fortunatamente non si tratta di guerra o di crisi internazionali, la Capitale della Serbia infatti è il fulcro dell'Atletica Leggera e dello sport nel breve periodo.
Ieri sera alla Stark Arena di Belgrado appunto, è andato in scena un meeting internazionale proprio sulla pista in cui dal 18 al 20 marzo andranno in scena i mondiali indoor di Atletica. Si diceva la città sarà protagonista nello sport in generale ed è così. La Stark Arena è una struttura polivalente, un palazzetto dello e per lo sport da 18000 spettatori, utilizzata per la pallavolo, il basket, la pallamano, tennis e appunto l'Atletica Leggera; a metà maggio qui scenderà in campo il Gotha della pallacanestro europea, è della settimana scorsa che, proprio alla Stark Arena, si disputerà la Final Four di Eurolega, la Coppa dei Campioni (per i millenians la Champions League) del basket.
Ieri sera però c'è stato un antipasto, meglio forse un aperitivo frizzante con il "World Indoor Tour Silver" dove gli atleti in gara hanno potuto prendere contatto con l'impianto che li vedrà protagonisti fra 15 giorni.
Corsa, salto, getto, lancio. Le peculiarità e gestualità dell'Atletica Leggera portate all'esasperazione nell'enfasi dei campioni di oggi. Se di campioni si parla non ci si può nascondere e non partire da Armand Duplantis. La generazione nata negli anni 70 e prima, è vissuta con il mito di Serhij Bubka, il Re del salto con l'asta. Il ricordo è sbiadito dal trascorrere del tempo, non però per le imprese che complice la giovane età, in quel periodo storico, di chi scrive, sono avvolte dal fascino dell'Epica che quei record e quelle prestazioni avevano sui giovani anni 80-90. Mondo Duplantis è il suo degno erede e ieri sera, ma non servivano conferme, ha dimostrato la sua grandezza centrato il suo personale 3° record del mondo, salendo a quota 6.19. Spaziale, per usare uno slang non proprio giornalistico.
Gli italiani? Da balzo sulla sedia (il circoletto rosso di Rino Tommasi nel tennis) Nick Ponzio. Il ragazzo, classe 1995, nato e cresciuto California, ora vive in Arizona, ma italiano dallo scorso anno in virtù delle origini nostrane del bisnonno Francesco, riesce a realizzare il nuovo record italiano indoor, scalzando dal primo gradino della lista all time Leonardo Fabbri. Al 3° getto, spara il peso da 7.26 kg a 21.61, meglio di 2 cm del precedente record realizzato nel 2020 a Stoccolma dal toscano.
"Felicissimo di questo record italiano. Ci ho messo tanto lavoro duro, tanta dedizione, ho creduto tanto in me stesso. Nel 2021 ho avuto più ‘down’ che ‘up’, più momenti brutti che belli, ma non ho mai smesso di lavorare. Non vedo l’ora di rappresentare l’Italia a Leiria e di giocarmi una medaglia ai Mondiali indoor".
"Una falsa partenza fa parte del gioco, ma la gara di oggi è già alle spalle.
La buona notizia è che ho potuto provare la pista in vista dei Mondiali e da domani si ricomincia ad allenarsi. Belgrado, ci vedremo prestissimo "
Foto di repertorio di Grana/Fidal
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