venerdì 11 febbraio 2022

Marcell Jacobs vince anche in Polonia. Primo sub 6.50 a soli due centesimi dal record italiano

Il
campione olimpico - come suona bene l'appellativo se poi riferito ad un italiano dell'Atletica - Marcell Jacobs torna in gara dopo la prima stagionale di Berlino dove ha conquistato la vittoria in 6.51.
La distanza è ovviamente quella dei 60 metri in sala dove l'azzurro di Desenzano è campione europeo in carica. 

L'occasione, come raccontato nella presentazione, è  il meeting indoor Orlen Cup di Lodz in Polonia dove Marcell si presenta con il miglior crono di accredito. 6.47, meglio di un solo centesimo dell'atleta a stelle e strisce Mike Rodgers, lui campione del mondo con la staffetta 4x100 a Doha 2019, che però non sarà nella stessa batteria del nostro. Occhi puntati sulla corsia 5, con Jacobs che compie la solita gestualità pre gara come un mantra. Mani sui deltoidi che poi si spostano ai lati del viso per indicare la direzione, quella dritta davanti a se, senza pensieri, senza avversari, solo con l'obiettivo di correre più forte di tutti. 

La batteria è devastante. 6.51 rialzandosi nel finale, nessuno può nulla, almeno in questa batteria, ma nemmeno nella 2^. L'americano è ben lontano dalla sua forma migliore ed 2° con il 3° tempo complessivo in 6.64. Eccellente l'altro azzurro in gara Ali Chituru anche lui con 6.64.

La finale? Come a Berlino, con un protagonista assoluto. Marcell Jacobs corre in 6.49 a soli due centesimi dal record italiano, alle sue spalle c'è, se non il vuoto, una luce importante. 2° Rodgers in 6.62, 3° Chituru in 6.63.

Le parole di Jacobs per la federazione: “Sto ‘rosicando’ un po’ perché in finale ho voluto strafare. Ho forzato troppo la partenza, cercando le frequenze di cui non avevo bisogno, e lì purtroppo ho tentennato. Ma la seconda parte di gara mi è piaciuta parecchio. L’obiettivo era avvicinarmi il più possibile a 6.47 e quindi sono abbastanza soddisfatto. Non del tutto. Sapevo di poter fare un pochino meglio. Però è un passo in avanti rispetto a Berlino, non ho avvertito la stessa tensione pre-gara, ero tranquillo, con tanta voglia di gareggiare. Le ragazze che hanno corso prima di me, Dosso e Berton, mi hanno veramente fomentato. Le ho viste dal vivo, seguendole a bordo pista e mi hanno dato carica. È la mia seconda volta sotto i 6.50: per me che sono un diesel e che ci metto un po’ a entrare in condizione, va bene per essere soltanto la seconda gara dell’anno. Tra sei giorni, altra sfida: a Lievin punto a fare ancora meglio”.

RECORD ITALIANO DI ZAYNAB DOSSO NEI 60 E TUTTI GLI ALTRI AZZURRI

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(fd)

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