martedì 1 febbraio 2022

Luigi Gritti è morto cadendo da 4 metri mentre lavorava su un tetto. Il trailrunning e lo skyrunning le sue passioni

Luigi Gritti era tesserato per l'ASD Autocogliati, la corsa era la sua passione, prima le maratone e le mezze, poi sono arrivati i trail e i vertical. 

Nel 2021 aveva partecipato anche all'International Orobie Skyraid. 

Ieri, lunedì 31 gennaio, Luigi, 57 anni, è caduto da 4 metri di altezza mentre stava lavorando sul tetto di un palazzo a Bergamo Alta. La tragedia è accaduta sotto gli occhi del fratello Marco socio dell'impresa edile e del figlio Lorenzo. A nulla sono valsi i soccorsi, nella caduta ha battuto violentemente la testa. 

Luigi era uno sportivo, un runner, come si usa dire "uno di noi", la sua scomparsa avvenuta sul luogo di lavoro incrementa il numero sempre troppo alte di quelle che vengono definite le "morti bianche", ma che la cronaca ci insegna essere ormai una mattanza. Nel 2021 più di 3 persone sono morte ogni giorno nell'esercizio della propria attività lavorativa. Secondo l'Inail le denunce di infortunio sul lavoro sono state 555236, numeri impressionanti. E' proprio l'edilizia con il 15% dei decessi a registrare i numeri più alti e nella maggior parte dei casi si tratta di cadute dall'alto. Uomini come Luigi che da ieri rientrerà nella triste statistiche delle morti sul lavoro, ma dietro a quei numeri ci sono persone che a causa del lavoro perdono la vita e lasciano dei vuoti inimmaginabile nelle loro famiglie.

Le tante parole spese, le manifestazioni di piazza, gli appelli affinchè chi ha il compito di intervenire su questo fenomeno sempre in crescita agisca, sembra che non abbiano una efficacia, ma è davvero il tempo di un cambio di direzione, perchè ogni lavoratore deve far rientro a casa dopo il turno di lavoro.

(ar/fd)



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