mercoledì 26 gennaio 2022

Tamponi falsi! 4 runner squalificati. Sanzionate anche le società di appartenenza.

Falsi Green Pass base, ottenuti con tampone alla mezza maratona di Merano -Lagundo. 

La manifestazione è andata in scena il 2 maggio scorso e come da regolamento per potervi partecipare occorreva presentare il green pass anche ottenuto tramite un tampone negativo. 

Gli organizzatori dell'evento si sono insospettiti da alcune documentazioni dubbie presentate da 4 atleti, dopo averne richiesta la verifica all'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige è arrivata la conferma della falsità degli esiti dei tamponi  presentati. 

La Procura Federale in data 26 ottobre ha comunicato ai 4 atleti interessati e alle rispettive società affiliate a titolo di responsabilità oggettiva, l'intenzione di procedere nei loro confronti dinanzi al Tribunale Federale. 

Nessuno degli imputati si è presentato all'udienza, comprese le società che hanno comunicato l'impossibilità dei loro legali di presenziare e hanno negato le proprie responsabilità in relazione alla condotta dei propri tesserati. 

Il Tribunale Federale ha deciso per una sanzione di 2 e 6 mesi per ognuno dei 4 atleti. 2 anni per la presentazione del certificato falso e 6 mesi per aver agito per motivi abbietti e futili mettendo in pericolo l'incolumità degli altri partecipanti. 

Anche le società sono state sanzionate per responsabilità oggettiva, tre delle quali con un'ammenda di 750 euro e di 500 euro per la quarta società in considerazione dello spirito collaborativo con il Tribunale. 

In calce la sentenza completa. 

Significativa risulta anche essere la responsabilità oggettiva imputata alle società. Nella sentenza si legge che il Tribunale non può esimersi dal sanzionare le società per l'operato dei propri tesserati.  Nulla da obiettare sulla sanzione agli atleti dove la condotta è allo stato delle cose volontaria, ma per le società è veramente possibile controllare le azioni di ogni singolo atleta tesserato? La responsabilità oggettiva è prevista anche nella giurisprudenza e non solo in quella federale, ma quale manchevolezza può essere imputata alla società? Ci deve essere dunque un controllo preventivo anche della dirigenza sul green pass su ogni singola iscrizione degli atleti? Se così fosse la Federazione dovrebbe normare questo aspetto, facendo ricadere sulla società il controllo.

SENTENZA TRIBUNALE FEDERALE


(ar)

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