lunedì 24 gennaio 2022

La diagnosi dell'infortunio a Sofia Goggia non è confortante. "Trauma distorsivo al ginocchio sinistro..."

Trauma distorsivo al ginocchio sinistro, con una lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea. Questa la diagnosi dopo la caduta in SuperG a Cortina valevole per la Coppa del Mondo.

Il terribile volo di ieri, ma soprattutto il vederla accompagnata fuori dall'aera di gara sorretta da due uomini del clan azzurro, aveva tenuto con il fiato sospeso tutti i tifosi e gli sportivi in generale. La "corsa" successiva è stata quella per capire il valore del danno. I test, risonanza magnetica a entrambe le ginocchia e a una TAC, presso la clinica La Madonnina di Milano della Commissione Medica FISI presieduta dal dottor Andrea Panzeri, hanno portato alla diagnosi con cui si è aperto il pezzo:

Trauma distorsivo al ginocchio sinistro, con una lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea.

La FISI riporta le parole della Goggia:" Mi dispiace, è uno stop che non ci voleva in un momento così importante della stagione, ma già dalle prossime ore comincerò la fisioterapia per cercare di difendere il titolo olimpico nella disciplina che più amo".

I campioni dello sport, non solo dello sci, ci hanno abituato a rientri prodigiosi con tempi di recupero che noi umani non possiamo nemmeno immaginare, i tempi però sono davvero stretti. Il 4 febbraio iniziano le Olimpiadi invernali a Pechino, il 15 è il giorno della discesa libera, specialità in cui è campionessa olimpica in carica.

La notizia è di ieri sera e come sempre i socialnaviganti sentenziano o si pongono delle domande. "Era il caso di esagerare? Di andare oltre? Non era il caso di tirare anche di poco il freno a mano?" Tutte domande che con il senno di poi sono quasi elementari. Quale sportivo sapendo, conoscendo il futuro con un infortunio incombente che potrebbe compromettere una stagione ed un obiettivo importante si "lancerebbe" senza considerare le conseguenze? Quale cavallo di razza allo sparo, al cancelletto, al suono della campana non mette in campo il meglio di se, anche con la consapevolezza di non essere al 100% della condizione? Ragioniamoci su.

(fd)



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