lunedì 18 gennaio 2021

La Wada aggiorna le sue linee guida. Sospensioni più flessibili per l'uso di cocaina e cannabis

La Wada, l'agenzia mondiale antidoping, aggiorna le sue linee guida. 

Tra le novità un punto che ha creato qualche polemica. L'agenzia riduce le sanzioni riguardanti sostanze come cocaina e marijuana, le sanzioni per l'uso di tali sostanze passano da 2/4 anni a 3 mesi se l'atleta può dimostrare di averne fatto uso al di fuori delle competizioni e non con l'intento di migliorare la prestazione sportiva. 

La riduzione diventa di un mese per gli atleti che accetteranno di sottoporsi a un programma di riabilitazione. 

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Sospensioni più flessibili in ragione del fatto che l'uso o l'abuso di queste droghe nascerebbe spesso al di fuori di un contesto sportivo. 
Queste le parole del portavoce della Wada James Fitzgerald : "Durante il lungo iter di revisione biennale della versione del 2021 del Codice mondiale antidoping, abbiamo ricevuto un numero considerevole di feedback da parte delle parti interessate relativo alle sostanze stupefacenti, come la cocaina o la cannabis. Si è ritenuto che l’uso di queste sostanze sia spesso estraneo alle prestazioni sportive. Sebbene il codice non proibisca l’uso di questi farmaci fuori competizione, a volte ne viene rilevata la presenza nei test antidoping durante le competizioni nonostante l’uso fosse avvenuto in contesti sociali esterni e senza che questo abbia alcun effetto sulle prestazioni"

La decisione ha già scatenato qualche polemica, aumenteranno quindi gli atleti che abuseranno di tali sostanze? Può essere visto come una via libera all'uso soprattutto di cocaina che un effetto sulle prestazioni potrebbe anche averlo? Qualcuno ha messo poi in dubbio il messaggio da un punto di vista etico. 

Da un indagine sugli atleti positivi riscontrati dalla Wada nel 2019 risulta che su 4180 positivi i cannabinoidi sono stati riscontrati  130 volte, la cocaina 77 e l'ecstasy o sostanze simili 4 volte, 30 casi di uso di sostanze narcotiche come morfina e metadone. 
In Italia cambiano le proporzioni su 119 casi di doping sono 28 quelli derivati dall'uso di tali sostanze, il 23% del totale. 

Occorre sottolineare che la flessibilità delle nuove norme non riguarderà gli atleti élite minorenni. 

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